ROMA – Presentata la proposta di istituzione della Zona Logistica Semplificata (ZLS) nel Lazio, contenuta in una delibera di Giunta con la quale si approva il “Piano di Sviluppo Strategico – aggiornamento 2024”.
La ZLS è una delle misure chiave per il rilancio delle aree portuali e industriali: punta a semplificare i processi amministrativi e a incentivare nuovi investimenti, promuovendo sia la competitività delle imprese locali e nazionali sia l’insediamento di nuove aziende.
La Zona Logistica Semplificata è istituita con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottare su proposta del Ministro per il Sud e la coesione territoriale, di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, su proposta/richiesta della Regione interessata.
«L’istituzione della ZLS nel Lazio porterà risorse, investimenti e opportunità ai nostri territori. Ringrazio i colleghi della Giunta e i Direttori regionali per aver lavorato – tutti insieme – per raggiungere questo risultato. Tra le cose che abbiamo a cuore c’è senza dubbio la valorizzazione del ruolo strategico del sistema portuale della nostra Regione, facilitando chi vuole investire nel sistema logistico. Sono certo che il neo Vicepresidente Esecutivo della Commissione Europea, Raffaele Fitto, che ha seguito questo dossier da ministro, saprà accompagnare anche in UE questo dossier così importante per il Lazio. Non perderemo neanche un minuto: siamo determinati a fare bene, ascoltando le categorie e le imprese laziali, per fornire risposte in tempi rapidi»: così Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
La Regione Lazio ha avviato il processo di istituzione della ZLS oltre un anno fa, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di trasporti e infrastrutture.
GLI OBIETTIVI
La Regione Lazio intende associare alla ZLS i seguenti obiettivi strategici:
- sviluppare nuovi investimenti da parte delle piccole e medie imprese locali nei settori di riferimento dell’economia regionale;
- attirare investimenti di nuovi operatori in grado di assorbire la mano d’opera in uscita da settori in crisi o soggetti a pesanti ristrutturazioni o di incrementare i livelli di occupazione;
- promuovere l’integrazione delle catene del valore e la c.d. “filiera corta” a livello regionale e interregionale, attraverso la valorizzazione e il rilancio del ruolo e delle funzioni di integrazione logistica e produttiva dei sistemi portuali e delle piattaforme e degli snodi logistici regionali;
- attivare le azioni infrastrutturali e funzionali necessarie affinché il territorio regionale acquisisca un ruolo logistico-infrastrutturale centrale all’interno dei flussi di trasporto di merci e passeggeri al livello locale, nazionale ed internazionale, dando nuovo impulso al sistema portuale laziale;
- ricostruire un’identità “marittima” adeguata al suo sviluppo costiero, in grado di produrre sinergia tra aree costiere ed aree interne;
Al fine di conseguire tali obiettivi, il Piano di Sviluppo Strategico presenta un insieme di misure articolato nelle seguenti linee di intervento:
- snellimento amministrativo e burocratico delle procedure amministrative per l’ottenimento delle autorizzazioni per le attività produttive e per la realizzazione di opere;
- efficientamento dei servizi portuali e doganali;
- rafforzamento dei collegamenti funzionali strutturali tra i porti e i centri logistici, attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie e stradali;
- benefici fiscali e/o contributivi per coloro che svolgono attività imprenditoriali all’interno della ZLS;
- attivazione di strumenti di finanza pubblica, con il coinvolgimento della Regione o della BEI (Banca Europea per gli Investimenti), a favore delle imprese insediate (o che intendano insediarsi) nelle aree ZLS.
Criterio metodologico applicato per la definizione delle porzioni di territorio interessate dall’istituzione della Zona Logistica Semplificata:
Sono stati privilegiati gli aspetti collegati con lo sviluppo industriale ed economico del territorio, selezionando i seguenti indicatori, rilevabili su base comunale:
- presenza o meno di aree industriali all’interno del comune;
- presenza all’interno del comune di imprese che maggiormente interagiscono con gli attuali sistemi portuali livello di internazionalizzazione del tessuto imprenditoriale comunale;
- livello di presenza all’interno del comune di attività imprenditoriali.
Sono inoltre inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale. L’obiettivo è quello di creare aree omogenee e sinergiche sul territorio, creando un volano per lo sviluppo territoriale regionale in cui sono inclusi i Comuni nei quali insistono infrastrutture portuali e piattaforme logistiche di rilevanza regionale (Civitavecchia, Fiumicino, Gaeta, Roma, Santa Palomba/Pomezia, Guidonia, Orte, Fondi, Fara in Sabina, Colleferro).
Agevolazioni per le imprese nella Zona Logistica Semplificata (ZLS)
La Zona Logistica Semplificata (ZLS) rappresenta un’importante opportunità per le imprese che operano al suo interno, grazie a un pacchetto di agevolazioni volte a favorire la crescita economica e lo sviluppo industriale.
Le principali agevolazioni previste per le aziende attive nella ZLS sono:
- Credito d’imposta: le imprese possono beneficiare di un credito d’imposta, nei limiti consentiti dalla normativa dell’Unione Europea.
- Agevolazioni per gli investimenti: sono previsti incentivi finanziati con risorse regionali per supportare gli investimenti nelle aree interessate.
- Semplificazione amministrativa e burocratica: procedure semplificate e agevolazioni amministrative riducono i tempi e i costi delle pratiche burocratiche.
- Zona franca doganale interclusa: possibilità di istituire una zona franca doganale interclusa, che consentirebbe ulteriori vantaggi fiscali e doganali.
Le aree totali che possono essere inserite all’interno della ZLS coprono una massima estensione di 5.709 ettari.