L’8 maggio celebra un’idea attuale, quella di Henry Dunant, e lo spirito di sacrifico e abnegazione dei nostri 14 milioni di volontari delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa in tutto il mondo, di cui oltre 150.000 nel nostro Paese. Nell’ultimo anno, infatti, alla crisi legata alla pandemia di COVID-19 si è aggiunto un tragico conflitto, quello in Ucraina, – sottolinea Francesco Rocca, Presidente della Croce Rossa Italiana e della Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) – che ci sta vedendo protagonisti con costanti missioni per l’invio di aiuti umanitari e di evacuazione di civili. La CRI, che fa parte del nostro sistema di Protezione Civile, ha continuato tuttavia a dare risposte senza sosta alle conseguenze economiche del virus attraverso un sostegno diretto e concreto alle persone, a fornire supporto ai più vulnerabili, a veicolare le buone pratiche come la donazione del sangue e i corretti stili di vita. Ecco perché nonostante le tante sfide in atto – conclude il Presidente Rocca – è doveroso e importante festeggiare questo straordinario e costante esempio di Umanità. Perché ogni singola persona ha una storia e a noi interessano davvero tutte”.
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