L’Aquila – Ieri mattina i carabinieri del comando provinciale dell’Aquila hanno arrestato due giovani italiani incensurati, un uomo e una donna, di età compresa tra i 25 e 35 anni, ritenuti responsabili dei reati di sequestro di persona a scopo di rapina, lesioni personali, danneggiamento e prelievo non autorizzato con carte di credito. Il tutto in danno di un 25enne pakistano, regolare sul territorio nazionale.
Gli arresti, effettuati in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale dell’Aquila, Baldovino de Sensi, sono stati richiesti dal sostituto procuratore della Repubblica dell’Aquila, Simonetta Ciccarelli, titolare dell’inchiesta.
Le complesse indagini sono state avviate alla fine della scorsa estate dalla Compagnia dell’Aquila. I militari delle stazioni carabinieri dell’Aquila e Sassa, coordinati dal comandante della compagnia, il capitano Michele Massaro, sono stati chiamati ad investigare immediatamente dopo l’allarme lanciato dalla stessa vittima del sequestro.
Durante la scorsa estate il 25enne pakistano, operaio edile, era stato avvicinato per le vie cittadine dalla giovane italiana. La ragazza gli aveva prospettato la possibilità di ricevere prestazioni sessuali a pagamento, riuscendo nel frattempo a carpire notizie sull’immigrato, tra cui il fatto che avrebbe ricevuto l’accredito dello stipendio pochi giorni.