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Mal di schiena bambini, Sessa (Bambin Gesù): “calibrare il peso degli zaini”

"Colpito da problema il 20% adolescenti tra 14 e 16 anni"

Roma – Il mal di schiena è un problema che affligge tutti senza distinzione d’età. Anche i bambini e gli adolescenti non sono esenti dal problema. Molto spesso la causa alla base del problema è ‘banale’ e può essere risolta semplicemente, altre volte invece è la spia di un patologia più seria. Molte volte le mamme e i papà non sanno che con pochi e semplici stratagemmi – come calibrare i pesi degli zainetti o incoraggiare una corretta postura alla scrivania o a tavola, mantenere un peso corporeo adeguato all’età del proprio figlio – è possibile prevenire molti disturbi e doloretti. Per fare una panoramica delle cause più frequenti del mal di schiena in età pediatrica e capire quali sono i test da fare, i consigli da mettere in pratica nella vita di tutti i giorni, ed assicurare la salute dell’apparato muscoloscheletrico dei bambini, l’agenzia di stampa Dire ha raggiunto il dottor Sergio Sessa, Ortopedico presso l’ospedale Bambino Gesù di Roma.

 Il mal di schiena è una patologia che può insorgere anche in età pediatrica. Quali sono i numeri del problema in Italia e le cause più frequenti?
“Si tratta di una condizione molto frequente anche tra I bambini e in Italia si registra un aumento del problema soprattutto nella fase adolescenziale. Passiamo da percentuali del 6 o 7% a 10 anni fino ad arrivare al 20% quando si considera la fascia di ragazzi tra i 14 e i 16 anni. Nella maggior parte dei casi si tratta di una patologia benigna e attraverso il riposo e l’assunzione di antidolorifici blandi si ottiene una riduzione o l’eliminazione del problema. Ma non è sempre così, ci sono altri casi in cui il mal di schiena persiste ed è secondario ad una patologia vera e propria. Ci possono essere ad esempio dei difetti di formazione delle vertebre caratterizzate da una frattura congenita che può associarsi spesso a irradiazioni periferiche, conosciute anche sotto il termine di sciatica. Altre cause del mal di schiena possono essere ricollegate ad una patologia di relativa frequenza come il morbo di Scheuermann, dove si osserva un difetto della crescita della parte anteriore della vertebra che caratterizza una progressiva cifosi dei bambini. In pratica questi tendono a curvarsi in avanti e la patologia allora va trattata con corsetti o ricorrendo ad un trattamento chirurgico. Più raramente abbiamo forme di mal di schiena legate ad ernie del disco che non sono solo quindi pertinenza dell’adulto ma anche dei bambini. Ancora fratture vertebrali derivate da traumi maggiori. Infine ancor più rare fortunatamente sono le malattie neoplastiche, tumori benigni o maligni, come gli osteoblastomi o osteomi osteoidi che danno scoliosi antalgiche. Nonché malattie legate a malattie reumatologiche possono essere la causa nascosta della lombalgia”.

– La visita dallo specialista, se il problema persiste è fondamentale. Quando è necessario sottoporre il piccolo paziente ad esami di secondo livello e quali sono?
“Quando l’assunzione dei farmaci e il riposo per alcuni giorni non offre benefici, è importante programmare una visita specialistica in modo che il medico, attraverso una anamnesi e una valutazione obiettiva, può decidere se proseguire con esami di primo livello, partendo da una radiografia della Colonna vertebrale e appurare l’eventuale presenza di traumi. Se necessario si prosegue con gli esami di secondo livello come la tac o la risonanza magnetica in grado di studiare i tessuti molli. Non bisogna sottovalutare poi l’importanza degli esami del sangue perché i valori come la Ves e la Pcr sono parametri che servono a capire la situazione se lo specialista sospetta un’infiammazione o un’infezione”.

– A volte all’uscita da scuola non è infrequente osservare bambini con zaini molto pesanti e voluminosi difficili da gestire. Quali sono i modelli più adatti da acquistare che preservano diciamo la colonna e in generale quali sono gli stratagemmi da mettere in campo per distribuire i carichi?
“Lo zaino rappresenta un ausilio ottimale se usato correttamente perché tende a ridurre il carico generale di eventuali pesi trasportati. E’ bene acquistare degli zaini con spalline regolabili per bilanciare adeguatamente i pesi su ambo I lati. Lo schienale dello zaino deve avere la stessa dimensione della schiena del nostro bambino. E’ importante non superare mai come carico il 10 o il 15% del peso corporeo del bambino. Se un bambino pesa 40 kg il contenuto dello zaino non deve pesare di più di 4 o 5 kg. Se al contrario lo zaino è troppo pesante questo sbilancia il baricentro del bambino posteriormente. Scoraggiare poi l’abitudine degli adolescenti in particolare di indossare lo zaino su una sola spalla. Dagli ultimi studi è emerso come sia importante anche tenere sotto controllo per quanto tempo viene indossato lo zaino. In linea generale, soprattutto nel caso del trasporto di zaini pesanti, non superare mai i 20 minuti”.

– C’è un modo per prevenire il mal di schiena?
“Evitare come detto tutto ciò che sovraccarica il rachide in maniera scorretta con zaini pesanti e indossati per molto tempo. Assumere una postura corretta quando si è seduti, portare il gluteo attaccato allo schienale della seduta quanto più possible per ottenere una corretta lordosi lombare. Le gambe vanno posizionate ad angolo retto e disincentivare le strane posizioni spesso assunte dai bambini quando sono seduti. Il tempo trascorso ai videogiochi è determinante e di conseguenza spronare i bambini a svolgere attività fisica. Da un lato, attraverso il movimento, si rafforzano i muscoli che sono strettamente coinvolti nel mantenimento della postura e dall’altro aiuta ad un coretto raggiungimento del peso corporeo. Questo perché bambini in sovrappeso o obesi sono destinati molto spesso ad essere adulti col mal di schiena. Da qui l’importanza di una alimentazione corretta ed equilibrata. E’ strategico infine eseguire visite dallo specialista non solo quando emerge il problema ma anche programmare dei controlli periodici per essere certi di mantenere in salute l’apparato muscolo scheletrico dei nostri figli”. (www.dire.it)