Palestrina – Sta recuperando rapidamente la paziente che il 23 novembre, all’ospedale di Palestrina, è stata sottoposta ad un intervento chirurgico complesso facendo ricorso a una che ha consentito di ’ ̀ . La donna ha ricevuto ’ .
Il Coniugi Bernardini, dopo aver contribuito alla lotta al Covid, ha ripreso la sua missione originale.
Questo tipo di tecnica ha reso possibile lo svolgimento di questo intervento senza bisogno di programmare un ricovero in terapia intensiva altrimenti inevitabile e accelerato il recupero post operatorio della sessantenne che già in prima giornata post operatoria ha cominciato la fisioterapia respiratoria e ha ripreso immediatamente il transito intestinale.
“Compito del medico anestesista deve essere quello di trovare soluzioni innovative e personalizzate per rendere possibili interventi di diversa complessità su pazienti sempre più fragili”. Questo il commento del dr. , Direttore della UOC di Anestesia e Terapia Intensiva dell’ospedale di Palestrina insediatosi a luglio, con un reparto passato da tre a nove medici specialisti. L’attività chirurgica ha così potuto riprendere a pieno regime sia in elezione che in urgenza.
“Abbiamo ancora molti obiettivi ambiziosi da realizzare – conclude -, innanzitutto facilitare il ritorno in ospedale di altre specialità chirurgiche che a causa della pandemia sono state temporaneamente ricollocate in altri presidi della ASL, e riattivare i posti letto di area critica per dare ulteriore supporto alle attività assistenziali dell’ospedale. Un’unità operativa complessa di Anestesia e Terapia Intensiva che sta vivendo un’entusiasmante stagione di rinascita”.
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