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Tragedia della piccola Sofia a Rocca di Botte, consegnata la relazione alla Procura

Rocca di Botte. A quasi due mesi dalla morte della piccola Sofia, a Rocca di Botte, si attendono ancora eventuali provvedimenti sul tema delle responsabilità. I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno già depositato un fascicolo alla procura della Repubblica di Avezzano, con all’interno un’informativa dettagliata.

Sono durate settimane le indagini portate avanti dai militari agli ordini del capitano Michele Valentino Chiara che hanno ricostruito nei minini dettagli quanto accaduto quella domenica di metà ottobre, quando la piccola di soli cinque anni, è entrata nel campo di calcio dismesso di Rocca di Botte, dove le è caduta addosso una porta da calcio che l’ha uccisa.

Il Comune di Rocca di Botte, proprietario dell’ex campo di calcio, ha nominato un legale per tutelare gli interessi e la reputazione dell’Ente, spesso finito in rete in una bufera di commenti negativi per via dell’amministrazione comunale che non ha mai incontrato la famiglia per esprimere solidarietà o affetto.

Anche la famiglia della bimba ha nominato un avvocato per tutelare i propri interessi. Si attendono ora eventuali provvedimenti che accertino le responsabilità per il piccolo angelo che tutti i mesi è ricordato nel giorno della sua morte. Anche domenica ci sarà una messa in suo ricordo. Nella chiesa di Rocca di Botte, torneranno ancora una volta Giorgia e Federico, uniti da un amore forte che li terrà per sempre legati alla piccola che non c’è più. (M.T.)