Editoriale – Lascia attoniti quanto scritto dal figlio dell’Avvocato Angelo Greco, 7 anni un fiore di bimbo molto intelligente. Al piccolo gli prende la tosse, una comune tosse, come ne abbiamo viste tante in passato. Per sicurezza gli viene fatto il tampone risultato poi negativo. Ma il piccolo prima di andare a letto – racconta il papà – teme di morire e prima di andare a letto ci lascia questo bigliettino, con scritto “In caso che dovrei morire vi lascio un cuore”. mentre piange.
È la dimostrazione che alcuni di noi genitori – tra cui mi metto in prima fila – spiega l’avv. Greco – abbiamo fallito perché abbiamo pensato di tutelare i nostri figli (giustamente) dal virus ma tralasciando gli effetti che avrebbero avuto tutti i tg e i vari “non metterti le mani in bocca”. Saranno cresciuti tutti prima del tempo.
Ma quanta dolcezza in questo “testamento”. Ci voleva lasciare tutto ciò che aveva. Il suo cuore. Inutile dire che ora sta meglio di prima e salta da un lampadario all’altro. Il condizionale che ha usato, è vero, uccide; ma il suo amore resuscita”.
Televisione, media, social ed ogni strumento di comunicazione sta regalando al Natale l’eccellenza dell’allarmismo e del terrore ansiogeno. Classi in quarantena, variante omicron, sintomi, malattia, morti, ospedali e andando avanti ancora a lungo. Abbiamo capito che siamo in una recrudescenza pandemica, ci eravamo illusi che “l’immunizzazione” ci preservasse dal contagio del covid, non era così. Quindi ci hanno mentito. Il covid lo prendono anche i vaccinati, che però non vengono trascinati in ospedale o peggio ancora nel decesso da covid. E’ sicuramente un passo avanti che ci faceva sperare in un Natale “similnormale”. Non è così. E giù con la comunicazione allarmistica di ogni ordine e grado.
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