Tagliacozzo – Impegnativi i compiti cui sono chiamati i carabinieri nel far fronte alle più svariate e inconsuete situazioni incontrate durante la vigilanza quotidiana. Le casistiche delle condotte tenute dai trasgressori mutano ogni volta e i militari rispondono puntualmente a tutte le evenienze incontrate contribuendo così ad arginare il fenomeno pandemico.
Negli ultimi due giorni i militari del comando provinciale dei carabinieri, tra le decine e decine di controlli effettuati, hanno comminato sanzioni pecuniarie con talune denotazioni di rilevanza penale. Più in particolare nel corso di una verifica fatta all’interno di un ristorante della Marsica, i carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, vagliano le certificazioni di tutti gli avventori del locale che, in prima battuta, avevano oltrepassato senza fastidio la preliminare fase di controllo devoluta al preposto dell’attività commerciale.
L’attento filtro dei militari segnala subito inesattezze sull’attendibilità dei certificati sanitari esibiti da ben tre clienti del ristorante attorniati allo stesso tavolo. Il terzetto compiutamente identificato, giovani ragazzi del comprensorio di età compresa tra i 18 e 29 anni, con già alle spalle vissuti giudiziari di poco conto, a richiesta degli operanti mostra i c.d. green pass risultati genuini sì ma appartenenti a terze persone legate loro da un rapporto di parentela e omonimia. L’episodio, il primo accertato in provincia nel suo genere, ha inevitabilmente scaturito la contestazione di tre distinti verbali di contravvenzione per complessivi 1200 euro, quindi la denuncia immediata dei tre alla Procura della Repubblica di Avezzano per il reato di sostituzione di persona che prevede la pena della reclusione fino ad un anno