Ladispoli – Nelle ultime settimane in tutta Italia il numero dei contagi da Covid-19 è aumentato considerevolmente a causa della cosiddetta variante Omicron. Così anche per la città di Ladispoli, dove il sindaco ha cercato di far sentire la propria voce alla Regione Lazio, chiedendo più risorse per fronteggiare questo difficile momento.
“L’impennata dei positivi ha inevitabilmente fatto aumentare la richiesta dei tamponi, con lunghe file che sono state registrate in tutti i drive in, compreso quello allestito presso la Casa della Salute di Ladispoli”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Grando.
E prosegue: “La recente decisione della Regione Lazio di introdurre la prenotazione obbligatoria per i tamponi forse produrrà l’effetto di limitare le code ma, allo stesso tempo, ha già messo in difficoltà molte persone che non riescono a prendere un appuntamento o che devono recarsi in città distanti decine di chilometri.
Alla luce di questa difficile situazione l’unica soluzione possibile è quella di potenziare i drive-in esistenti e possibilmente aprirne di nuovi nelle città che ne sono sprovviste. Sarebbe inoltre opportuno istituire una corsia riservata per i bambini e per le persone fragili che non possono essere costrette ad attendere il loro turno rinchiuse in macchina per ore interminabili”.
Sono queste le richieste che l’Amministrazione ha avanzato alle autorità sanitarie locali, con la speranza che vengano accolte.
Con i numeri attuali è infatti impensabile che il drive-in della Casa della Salute possa continuare a coprire un bacino di quasi 100.000 abitanti, oltre a quelli provenienti dalle città limitrofe.
Stesso discorso vale per i vaccini.
“Un solo centro non è sufficiente per somministrare velocemente le terze dosi a tutta la popolazione – prosegue il sindaco -. La sanità, come è noto, è una materia di competenza regionale, ed è quindi fondamentale che la Regione Lazio metta velocemente in campo risorse e personale per affrontare nel migliore dei modi questa fase critica.
L’Amministrazione comunale, anche in questa circostanza, ha dato la più ampia disponibilità a collaborare con la Asl Roma 4, con la quale alcune settimane fa si era nuovamente ipotizzata l’apertura di un secondo centro vaccinale in un locale messo a disposizione gratuitamente dal Comune di Ladispoli. È stato anche effettuato un sopralluogo ma, al momento, siamo in attesa di provvedimenti ufficiali.
Pochi giorni prima di Natale, però, la Asl ci ha comunicato che la presenza della Protezione Civile alla Casa della Salute non era più necessaria.
Quindi dallo scorso 23 dicembre i volontari non stanno più prestando supporto alla popolazione.
Non conosco le ragioni di questa decisione, che francamente non ho condiviso, ma che naturalmente abbiamo dovuto rispettare”.
“E’ fondamentale – conclude il sindaco – continuare a rispettare le raccomandazioni che ormai ben conosciamo, e soprattutto invito tutti a proseguire con le vaccinazioni secondo le tempistiche fornite dal Governo centrale. Siamo una comunità, ognuno di noi deve fare la sua parte”.