L’Aquila – La Squadra Mobile di L’Aquila, coordinata dalla Procura della Repubblica di L’Aquila, svolgeva indagini sull’effettiva posizione lavorativa di due persone di origine balcanica, indagate per traffico di sostanze stupefacenti a L’Aquila.
I due indagati avrebbero ottenuto la misura degli arresti domiciliari al posto della custodia cautelare in carcere proprio grazie alle presunte assunzioni lavorative. In particolare, dagli accertamenti svolti dalla Squadra Mobile, uno degli arrestati sarebbe stato assunto presso una ditta edile, dove di fatto non si sarebbe mai presentato; mentre l’altro avrebbe prestato lavoro presso un lavaggio per autovetture, pur non avendone i requisiti perché privo del permesso di soggiorno.
Proseguono le indagini sulle assunzioni lavorative ma, nel frattempo, la Procura della Repubblica di L’Aquila ha chiesto il ripristino della custodia cautelare in carcere dei due indagati che è stata accolta dal G.I.P. Per i due indagati sono scattate nuovamente le manette.