AVEZZANO – Didattica a distanza: il comune dà una mano ai minori in età scolare e in condizioni di particolare difficoltà economica e alle famiglie già pesantemente condizionate dalla crisi da covid 19. La giunta Di Pangrazio ha approvato, con delibera, un contributo per l’acquisto di computer portatili, stampanti ed altri strumenti necessari per la DAD con l’obiettivo di favorire l’inclusione scolastica per gli studenti meno abbienti e garantire il diritto all’istruzione.
L’ente punta a ridurre il c.d “digital divide” che si traduce – come spiega il vicesindaco Domenico Di Berardino – “nell’impossibilità, per chi ha minori mezzi economici, di studiare e tenere il passo nella strada della formazione. La scuola è la leva più importante per la mobilità sociale e, gli ostacoli alla frequenza, aumentano considerevolmente il divario tra chi parte in vantaggio, anche economico, e chi rischia di restare sempre più indietro perché non possiede lo strumento idoneo a seguire le lezioni e partecipare alle aule virtuali”.
Per questo il settore sociale ha pubblicato tre avvisi con scadenza 16 febbraio: il primo rivolto alla costituzione di un elenco di esercizi commerciali disponibili ad accettare i voucher (buoni acquisto) per la fornitura dei dispositivi informatici, un altro dedicato alle famiglie dei cittadini extracomunitari residenti ad Avezzano o nei comuni appartenenti nell’ambito distrettuale n. 2 e quello relativo a cittadini italiani o di uno Stato della UE.
Obiettivo, aiutare i minori in età scolastica con un buono del valore nominale di 420 euro per famiglia ammessa al beneficio: il voucher sarà destinato all’acquisto di notebook, webcam, stampante ed altri materiali necessari a seguire da remoto le attività scolastiche per un budget complessivo di 41 mila euro, in parte derivanti dal progetto del Ministero dell’interno “Includere consapevolmente” e di cui Avezzano è capofila nel partenariato pubblico-privato che comprende anche la comunità montana Montagna marsicana, la SGI impresa sociale, Fraterna Tau onlus, la Caritas diocesana, l’associazione dei Club alcologici territoriali.