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Mandela, Dante: “si cerca di spegnere la voce della minoranza”

MANDELA  “”Di recente abbiamo potuto constatare, oltre all’avvenuta rimozione della storica bacheca di legno posta in Via Giulia Bonaparte – vicino Piazza Nazionale – anche il fatto che l’affissione dei manifesti del Gruppo di Minoranza (ove si accennava alla questione della Dott.ssa Elena Agostino) sia stata disposta soltanto in zone decentrate del nostro Paese, con esclusione – guarda caso – dei pannelli situati in Piazza Nazionale ed in Via Umberto I, che sono i luoghi più frequentati dai nostri Concittadini.”” Con queste parole il capo dell’opposizione Vincenzo Dante tuona ed evidenzia quanto segue:
Per la bacheca di legno ci dispiace davvero, in quanto essa, nel corso degli anni, ha rappresentato non soltanto un luogo in cui ciascuno di noi ha sempre potuto dire la sua, ma anche un utile strumento per pubblicizzare iniziative di qualsiasi genere; cosicché, nel rimuoverla, si è privato il nostro Paese di un piccolo, ma significativo mezzo di confronto e di promozione sociale. Un dettaglio, questo, che può forse sfuggire ai forestieri, ma non a coloro che, essendo cresciuti a Mandela ed avendola sempre frequentata, hanno avuto modo di affezionarsi ad ogni singolo particolare, quanto alla questione dei manifesti della Minoranza, proviamo soltanto tanta tristezza… Chi ha argomenti, infatti, accetta serenamente il confronto, senza la necessità di ricorrere a simili mezzucci… ma forse essi sono una soluzione migliore per chi, dopo essere intervenuto in modo del tutto inappropriato sui social (ndr), si è visto addirittura costretto a rimuovere il proprio commento”.