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Roma, torna il “Vintage Market: al via la duegiorni in piazza Ragusa

Moda, creatività, design, fiori e food, sabato 5 e domenica 6 marzo a piazza Ragusa

ROMA – Riuso, second hand ma anche rilancio dell’artigianato con una fortissima ‘green attitude’ sono i valori imprescindibili del nuovo ‘savoir-faire’, quel saper fare che va nella direzione necessaria della promozione dello ‘sviluppo sostenibile’. Nella capitale, tra i luoghi da conoscere, c’è il Vintage Market: una vetrina e un contenitore che in 4mila metri quadri racconta tanto del bello che c’è in città e non solo.

Con cadenza generalmente mensile, Martina Fiori e Angela Sessa, organizzano da quasi 15 anni un grande mercato dove la moda vintage incontra i designer indipendenti ma anche dove è possibile scoprire fabbricanti di carta (Cartiera Romaniello), “Il tornitore” alle prese con la realizzazione di penne artistiche, stand di bio cosmesi, floral designer con fiori a Km zero oppure illustratori, rigattieri e neon coloratissimi ispirati per esempio alle insegne più classiche degli anni Ottanta.

Il primo appuntamento del 2022 è in programma (con 150 espositori) il 5 e 6 marzo, dalle 10 alle 20, all’interno dell’ex deposito Atac, a Piazza Ragusa (ingresso via Tuscolana 179).

‘Save the planet & make it happen today’ è uno degli slogan di questo nuovo appuntamento con il Vintage Market- racconta alla Dire Angela Sessa- Con Martina ci siamo conosciute tanti anni fa all’Istituto italiano della moda. Dopo un percorso negli atelier abbiamo deciso di metterci alla prova, organizzando qualcosa di nostro in città. Tutto è iniziato 14 anni fa al Circolo degli Artisti con ‘The Hysterics Indipendent Fashion Show’, un evento che dava spazio agli stilisti indipendenti con cui siamo cresciute. Già allora questi giovani designer lavoravano secondo il principio dell’upcycling e cioè riportando alla vita capi che avevano apparentemente esaurito il loro ciclo produttivo. Gli stand non erano più di 35, oggi siamo decisamente cresciute e abbiamo ampliato la nostra visione sul mondo: ecco perché non ci occupiamo solo di abbigliamento”.

LA CULTURA DEL ‘SECOND HAND’ APPASSIONA 7MILA VISITATORI

Sono in media 7mila i visitatori del Vintage Market ma le organizzatrici puntano ad arrivare ad almeno a 10mila. “Non tutti sono pronti al ‘second hand’- aggiunge Angela Sessa- la cultura del vintage nella moda sta tornando ma in generale un certo tipo di pubblico è ancora diffidente verso tutto ciò che porta con sé il concetto di usato. Si tratta di una cultura che noi seguiamo da anni, i capi sono selezionati, sterilizzati e certificati, acquistarli significa anche essere consapevoli dell’impatto che la produzione di un abito ha sull’ambiente. Proprio il 5 e il 6 marzo avremo un corner dedicato esclusivamente al denim. La produzione del ‘jeans’ richiede infatti un importante utilizzo di acqua e energia per non parlare di emissioni di CO2 e dell’utilizzo di coloranti e prodotti chimici e su questo tema sono tantissimi gli interrogativi e gli studi di cui si sta parlando nel mondo della moda”.

Ma il Vintage Market è anche un viaggio nello stile che fu, una vera e propria scuola per appassionarsi a epoche e culture, gli espositori propongono accessori e capi dagli anni ’50 ai primi 2000. Non manca poi l’angolo del vintage al kilo: si paga al peso ma si tratta di un’operazione difficile per clienti alle prime armi, con pazienza però si possono fare ottimi affari. E ancora è impagabile conoscere gli artigiani di oggi, spesso giovani creativi alle prese non solo con tessuti ma anche con legno, cera o ferro.

Ad ispirare Angela e Martina sono state le suggestioni dell’East London e, in particolare, il Brick Lane Market, storico mercato domenicale, vero e proprio tempio degli amanti del vintage e dell’usato. Proprio come a Londra anche al Vintage Market si mangia e si beve, gli ospiti del weekend in arrivo saranno Mun Sushi Bar e FAD Burger and bistrot e, inutile dirlo, tutto sarà servito in packaging rigorosamente compostabili. (www.dire.it)