Ex cartiera di Tivoli, oltre al nuovo Auditorium arriva anche il museo industriale
Ex cartiera Amicucci: il Comune si aggiudica il finanziamento da altri 6 milioni di euro
TIVOLI – Al via un ulteriore intervento di recupero, rifunzionalizzazione e musealizzazione dell’ex cartiera Amicucci. Con decreto interministeriale del 30 dicembre 2021, il Comune di Tivoli si è aggiudicato un finanziamento del valore di 6.157.624,00 euro, nell’ambito del bando per investimenti in progetti di rigenerazione urbana pubblicato dal Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Il progetto prevede la trasformazione di parte del blocco edilizio vincolato in un Museo dell’Industria della Carta, testimonianza del ruolo che le cartiere hanno svolto per la città di Tivoli nel corso della storia.
Il progetto riguarda la parte della ex cartiera non interessata dall’Auditorium e prevede la demolizione delle volumetrie esistenti alla quota di piazza Tani (quota +208.00), non sottoposte a tutela, e la realizzazione di una nuova piazza belvedere, quale nuovo spazio pubblico attrezzato in grado di connettere il centro storico con il paesaggio naturale. Coerentemente alle prescrizioni di vincolo, si prevedono il mantenimento e il restauro dei volumi esistenti che consentono l’accesso da piazza Tani, che ospiteranno spazi per infopoint e bookshop a est, e l’inserimento di un nuovo volume di connessione verticale che consente l’accesso alle quote inferiori, a ovest.
Il primo livello del museo di archeologia industriale (quota +204.00 m) accoglierà esposizioni temporanee, installazioni multimediali, legate all’arte contemporanea e alla memoria della filiera della carta: l’obiettivo sarà creare uno spazio flessibile e connotato da allestimenti temporanei con un layout fluido e a forte impatto visivo. Un nuovo volume di connessione verticale interno consentirà l’accesso al secondo livello del museo (quota +197.90 m e +199.90 m), che ospiterà laboratori didattici, una sala conferenze per circa 100 posti, e uffici. Il terzo e il quarto livello del museo (quota +195.25m e +191.10m) saranno dedicati alla esposizione permanente e conserveranno la maggior parte dei vecchi macchinari e dei manufatti produttivi della cartiera attualmente presenti (macine in pietra, bollitori, forni in muratura laterizia) che costituiranno gli elementi caratterizzanti dei nuovi spazi espositivi.
La cartiera Amicucci, la cui presenza a Tivoli è documentata fin dall’Ottocento, è stata importante centro produttivo della città, capace di sfruttare le risorse naturali, come la presenza del vicino fiume Aniene. È stata anche custode di reperti storici: nel 1952, nel corso di alcuni lavori di ampliamento, vennero alla luce i resti di una necropoli risalente al VI-V secolo a.C. Negli anni Sessanta e Settanta cambiò proprietà e divenne “Cartiera Parmeggiani”. Dopo anni di abbandono, nel 2000 fu acquistata dal Comune di Tivoli. Nel 2009 un importante crollo interessò parte della struttura.
«Ritengo che aver ottenuto un finanziamento così ingente sia un grande risultato per questa Amministrazione e per l’Assessorato che rappresento – afferma l’assessore al Lavori pubblici e vicesindaca, Laura di Giuseppe -. È un primo passo ma estremamente significativo, perché consente di chiudere la progettazione e la trasformazione di un immobile il cui ruolo sarà determinante per l’area in cui si colloca e per tutto il centro storico. È importantissimo anche perché darà alla città un secondo museo che avrà il compito di ricordare il ruolo fondamentale che Tivoli ha avuto nell’industria cartaria».
L’opera guarda al futuro. «Questo progetto – prosegue – renderà Tivoli un riferimento nel panorama dell’architettura legata all’archeologia industriale. Oggi la cartiera con la sua immagine di gigante ferito dal crollo che si staglia sullo skyline del nostro centro storico rappresenta una “cartolina decadente” e un simbolo di degrado; cogliendo questa opportunità saremo in grado di trasformarla in uno degli elementi più significativi dell’immagine della città e della sua vita sociale e culturale, restituendole vita e centralità sotto una nuova veste. Per questo progetto e per tutti quelli inseriti nel bando di rigenerazione urbana ringrazio il grande sforzo fatto da tutti i tecnici del settore dei Lavori Pubblici: nei giorni precedenti alla presentazione del progetto per l’ammissione al finanziamento gli uffici delle Scuderie Estensi sono stati una vera fucina progettuale. Il risultato è tutto merito loro».
«L’intervento sull’ex cartiera Amicucci, che comprende il nuovo Auditorium in corso di progettazione esecutiva e relativo parcheggio, già finanziati dal Ministero della Cultura per 6,5 milioni di euro, e il Museo dell’Industria della Carta, costituisce senz’altro la più importante e rilevante opera pubblica finanziata nel Comune di Tivoli negli ultimi decenni. E costituisce altresì il più rilevante incentivo e un passo fondamentale per la riqualificazione del centro storico della città», afferma il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti.