ROMA – Buche transennate con il nastro arancione che nel tempo diventano discariche piene di rifiuti. A parlare a nome dei cittadini del Pigneto è Corina, una residente del vivace quartiere di Roma est.
Che cita il caso di via dei Zeno, dove “c’è una voragine che si è creata quattro o cinque anni fa. L’hanno recintata, ma poi nessuno è intervenuto ed è ancora lì. Nel tempo si è riempita di vegetazione infestante e di spazzatura perché qualcuno del palazzo butta i rifiuti dalla finestra direttamente dentro. Chiedendo all’amministratore di condominio abbiamo scoperto che c’è una causa in corso tra il Comune di Roma e il condominio adiacente per la sistemazione di questa buca“.
Ma non solo: se in via dei Zeno la situazione è bloccata dalle vicende legali, in via del Pigneto la situazione è differente. “Davanti all’Istituto comprensivo Alberto Manzi- continua la residente- nell’aprile dell’anno scorso hanno transennato tutta la parte sul lato sinistro della scuola perché c’è il cornicione che cade a pezzi. È rimasto chiuso tutta l’estate nel frattempo sono stati gettati all’interno della recinzione dei banchi rotti, delle sedie e dei rifiuti in genere”.
Qualche settimana fa la recinzione è stata allargata prendendo tutto il marciapiede facendo credere a tutti i residenti che potessero iniziare i lavori, ma in realtà è stato solo ‘ripulito’ il cornicione dai pezzi più pericolanti e rispostato nuovamente il nastro. “In via Erasmo Gattamelata- continua Corina- il passaggio è bloccato e se uno deve andare a buttare la spazzatura deve passare per la strada perché dal marciapiede non si passa più”.
Al Pigneto non si sono riempite di rifiuti solo le buche dei cantieri, ma anche le cabine telefoniche in disuso. “In piazza dei condottieri ci sono due cabine telefoniche– spiega ancora la residente- che sono ancora funzionanti, ma non vengono più utilizzate e sono così diventate delle discariche“. Oltre alle mini discariche il Pigneto è costellato anche di buche in strada e sui marciapiedi. “Prima di avere un bambino- conclude Corina- ero consapevole di quello che si dice sulle buche di Roma. Con il passeggino ho scoperto che Roma è la città delle buche non sulle strade, ma sui marciapiedi. Una persona disabile in carrozzina non so proprio come possa fare”. (www.dire.it)