ROMA – La Giunta capitolina ha approvato il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza relativo agli anni2022-2023-2024. Secondo quanto stabilito dal quadro normativo nazionale e dalle linee guida dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), tutte le Amministrazioni adottano ogni anno misure atte a valutare il livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione, predisponendo gli interventi di prevenzione e le procedure dirette a formare i dipendenti dei settori più esposti.
Obiettivo finale quello di un continuo miglioramento nel processo di gestione del rischio e di massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, puntando ad affermare i principi della “buona amministrazione” e a favorire una cultura della legalità e dell’integrità all’interno dell’Ente.
Quest’anno l’aggiornamento dal piano, che ha anche accolto i suggerimenti del nuovo Consulente per la legalità, la trasparenza, la prevenzione della corruzione e il contrasto all’evasione, il Dott. Francesco Greco, ha visto il proseguimento di una revisione strutturale, andando a razionalizzare istituti e relativi adempimenti; a partire dalle modalità operative per l’applicazione della misura della rotazione ordinaria, approfondendo la disciplina in materia di conflitti di interessi, razionalizzando le misure e i monitoraggi di procedure e tempistiche, concentrandosi anche sulle verifiche legate al Pnrr. Il Piano è un documento dinamico sul quale saranno possibili ulteriori aggiornamenti.
Il documento, inoltre, tiene in considerazione l’evoluzione delle azioni e degli obiettivi strategici dell’Amministrazione capitolina, contenute nelle stesse linee programmatiche 2021-2026. Tra gli indirizzi prioritari, quelli legati alla Sicurezza e alla Lotta alla Criminalità e quelli previsti dal Dup (Documento Unico di Programmazione 2022-2024): dal contrasto a evasione ed elusione fiscale, passando per trasparenza e semplificazione dei processi amministrativi, efficientamento e razionalizzazione di controlli e monitoraggi negli organismi partecipati, contrasto all’abusivismo commerciale ed edilizio, fino alla gestione del patrimonio.