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Pandemia, il Lazio in testa al calo del fatturato nella ristorazione, più contenuto in Abruzzo

Lazio (-51,9%) Abruzzo (- 29,8%)

L’AQUILA – Una flessione del fatturato pari al -44,9% nell’anno pandemico rispetto al precedente, cui si aggiunge un calo degli addetti del -12,5%. Questa la fotografia del settore dei ristoranti e degli alberghi scattata dall’Osservatorio sui bilanci 2020 delle Srl del Consiglio e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti.  Il comparto, il cui campione analizzato riguarda 46.333 aziende, ha registrato un decremento dei ricavi più accentuato delle srl in generale (-8,5%). Il valore della produzione, invece, si è ridotto del -40% e il valore aggiunto del -53,6%. I dati confermano le stime fortemente negative per il settore alberghiero e della ristorazione e mostrano anche che i sostegni pubblici al settore non sono stati in grado di contenere il calo del valore della produzione, se non in misura molto limitata, rispetto alla contrazione del fatturato né di evitare la diminuzione degli addetti.

All’interno del settore, la dinamica è stata molto diversa poiché il comparto dell’Alloggio ha subito una contrazione molto più ampia del fatturato (-52,3%) e degli addetti (-22,4%) rispetto a quello della Ristorazione (-39,3% il fatturato e -8,5% gli addetti).

A livello geografico, le Srl del Centro registrano il calo maggiore (-48,7%) rispetto alle altre macroaree. In particolare, il Sud (-41,9%) e il Nord-est (-42,1%) presentano i decrementi più contenuti, mentre il Nord-ovest (-46,1%) mostra una flessione più ampia.

Focalizzandoci sulle singole regioni, si rilevano decrementi del fatturato molto elevati nel Lazio (-51,9%), in Basilicata (-49,9%), in Veneto (-48,7%), in Toscana (- 47,9%), in Campania (-47,9%) e in Lombardia (-47,2%), mentre nelle Marche (-29,6%), in Abruzzo (- 29,8%), in Calabria (-37,7%), in Valle d’Aosta (-30,6%) e in Molise (-31,2%) e si sono verificati i decrementi più contenuti. Nel Sud, le Isole hanno presentato risultati molto diversi, con la Sardegna (- 46,9%) in forte calo e la Sicilia (-41%) con una riduzione più contenuta ma comunque elevata. Sempre nel Sud, le regioni più colpite sono state Basilicata e Campania, mentre l’Abruzzo ha fatto registrare il calo più contenuto. Nel Nord Ovest che, come macroarea, registra il secondo calo più significativo, i valori sono più allineati tranne che per la Valle d’Aosta in cui , come appena visto, si osserva un decremento decisamente inferiore. Nel Nord Est, a fronte della flessione piuttosto ampia del Veneto e dell’Emilia-Romagna (-40,7%), si registra il calo più contenuto del Friuli-Venezia Giulia (- 33,9%) e del Trentino-Alto Adige (-33%). Nel Centro, due regioni presentano riduzioni molto ampie del fatturato. In primis, il Lazio (-51,9%) che presenta il calo più elevato rispetto alle altre regioni seguito dalla Toscana (-47,9%).

Analizzando i singoli comparti del settore Ristoranti e Alberghi, i più colpiti dalla riduzione del fatturato sono quello degli Alberghi e strutture simili (-55,7%) e Alloggi per vacanze (-47,4%). A seguire Ristoranti e attività di ristorazione mobile (-39,9%), Bar e altri esercizi simili (-38,3%) e Catering (-36,7%), mentre il comparto delle Aree di campeggio (-28,8%) presenta il calo più contenuto.