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Da Tivoli verso l’Alaska, Francesco Zazza in viaggio tra agonismo e diabete

TIVOLI – E’ partito ieri mercoledì 4 maggio, il viaggio di Francesco Zazza, tiburtino e diabetico di tipo 1. La sua avventura, condivisa con le associazioni Mauro Talini “Ancora in Viaggio”e ANIAD (Associazione Nazionale Italiana Atleti Diabetici), ha lo scopo di portare avanti il viaggio terminato prematuramente di Mauro Talini, ciclista diabetico insulino-dipendente, scomparso il 13 maggio 2013 in seguito ad un investimento in Messico, mentre realizzava la pedalata solidale “Dal sud al nord del mondo”.
Ora insieme ad altri compagni di viaggio, Francesco Zazza realizzerà il viaggio pur soffrendo di diabete di tipo 1, per lanciare un messaggio. «Ogni viaggio – afferma – è una scoperta di se stessi; ogni progetto è mirato a far conoscere il diabete anche e soprattutto a chi non lo conosce. Non una sfida con il diabete, ma un viaggio con il diabete, visto che la nostra vita sarà per sempre con questa patologia. E una : quella di dare coraggio alle tante famiglie e bambini che, soprattutto all’esordio e nei momenti di difficoltà, pensano di non farcela. Non è facile, lo so, ma se si ha vicino qualcuno che ci conosce e conosce il diabete, possiamo farcela! E in questo viaggio specifico aggiungo poi un aspetto spirituale: porterò con me tutti quegli amici (o semplici conoscenti) che hanno perso la vita sulle strade in bicicletta; li porterò con me e loro aiuteranno e proteggeranno il nostro cammino».
Il diabete tipo 1 è una malattia autoimmune: al momento non esiste una cura definitiva e il trattamento con insulina dura tutta la vita, dal momento che il pancreas non è più in grado di produrre questo ormone, che regola i livelli di glucosio nel sangue. In Italia le persone con diabete di tipo 1 sono circa 300.000 e l’incidenza di questa condizione è in aumento in tutto il mondo. In genere, insorge durante l’adolescenza, ma può fare il suo esordio anche in bambini piccolissimi.
Scopo del viaggio di Francesco Zazza, come quello di tante attività portate avanti dall’ANIAD, è dimostrare che fare sport è possibile, anche con il diabete di tipo 1. È lo stesso obiettivo dell’associazione di volontariato “Ancora in viaggio”, la quale non vuole tanto ricordare, fare memoria o fare quello che ha fatto Mauro, ma raccogliere il testimone e continuare a portare avanti il suo messaggio di speranza “ à ”, oltre i confini del mondo e possibilmente a tutto il genere umano.
“Non posso che augurare buon viaggio a Zazza. – ha affermato il sindaco di TIvoli – Sono certo che il suo esempio possa essere uno stimolo per tutti coloro i quali oggi si trovano a fare i conti con il diabete di tipo 1.
(In foto, Francesco Zazza e Roberto Blasimme, presidente della Consulta dello Sport)