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Giro d’Italia 2022, tappe appenniniche in Abruzzo

‘Tappone’ appenninico di alta montagna quello che, tra i sei previsti in quota nel Giro d’italia 2022, toccherà l’Abruzzo e il Molise.

Percorso in salita da Isernia verso Rionero Sannitico, per sfiorare il valico del Macerone e raggiungere il primo scollinamento a Roccaraso (L’Aquila). Fino a Guardiagrele (Chieti) l’unico tratto prevalentemente a scendere, poi doppia scalata al Blockhaus; da Pretoro verso Passo Lanciano per poi scendere a Lettomanoppello e, dopo aver contornato la base della Maiella, arrivo a Roccamorice (Pescara).

Grande soddisfazione per il sindaco Alessandro D’Ascanio. “La salita finale di Roccamorice è una delle più dure dell’Appennino, sede di storici passaggi della corsa rosa, vivi nel ricordo della Comunità anche grazie al bellissimo monumento dedicato a Eddy Mercx nel maggio 2017.
Tappa dall’alto valore simbolico: Isernia-Maiella che ripercorre la vita terrena di Pietro del Morrone, Papa Celestino V. La salita dell’identità spirituale dell’Abruzzo, del paesaggio agro-pastorale, delle rocce del Geoparco Unesco della Maiella, del panorama splendido, fatto di boschi, prati e scorci montani.
Una grande opportunità di promozione per mostrare le ricchezze storiche, artistiche e ambientali di Roccamorice, a partire dall’Eremo-Abbazia di Santo Spirito a Maiella“.

L’arrivo di tappa in località Mammarosa-Blockhaus è motivo di grande orgoglio per il Comune di Pretoro (Chieti). “Pretoro, uno dei Borghi più Belli d’Italia e con il territorio montano all’interno del Parco Nazionale della Maiella, può vantare un’offerta turistica completa e di sicuro interesse per un turista sempre più esigente – commenta il sindaco Diego Valerio Giangiulli – L’arrivo della carovana rosa sarà un’importante occasione di promozione territoriale“.

Per il sesto anno consecutivo il Giro d’Italia torna ad attraversare l’Abruzzo – commenta Marsilio – Un percorso impegnativo e affascinante che non ha nulla da invidiare alle prestigiose tappe alpine e che con l’occasione celebrerà i 100 anni del Parco nazionale d’Abruzzo. Non era scontato che i ciclisti tornassero in Abruzzo, visto che gli organizzatori nel centro sud alternano spesso presenze e percorsi“.