ROMA – Il Nas Carabinieri di Roma, coadiuvato dai militari dell’Arma Territoriale, su disposizione dall’A.G. di Velletri, nella mattinata odierna ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il provvedimento scaturisce da una attività info-investigativa dei Carabinieri del Nas supportata da attività tecniche di intercettazione ambientale audio video e telefoniche che permettevano di individuare varie condotte delittuose a carico di una dirigente medico della Asl Roma 6.
Il provvedimento fa riferimento a reati connessi con la produzione di false certificazioni attestanti l’avvenuto screening oncologico (pap-test e cervice-uterina) a beneficio di ignari pazienti, al fine di implementare i risultati dell’ufficio da lei diretto per mantenere e/o migliorare la propria posizione nelle gerarchie della Azienda Sanitaria Locale della Roma 6.
I certificati prodotti venivano inseriti nella piattaforma regionale “SIPSO” alimentando la banca dati e raggiungendo numeri complessivi elevati che nascondevano dati reali molto meno significativi.
LA POSIZIONE DELLA ASL ROMA 6:
In riferimento al provvedimento adottato su disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Velletri nei confronti della dirigente medico operante nell’ambito dei programmi screening della ASL Roma 6, l’Azienda, che ha avuto un ruolo d’impulso nell’avvio delle indagini, conferma il proprio impegno a supporto delle attività investigative in un’ottica di piena collaborazione istituzionale.
Il Dipartimento di prevenzione ha già provveduto ad effettuare un monitoraggio e una verifica sul sistema e ha proceduto ad un rafforzamento delle attività di screening finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di salute del territorio.
Nello specifico, la diffusione di questa notizia, farebbe emergere l’importanza dell’attività di prevenzione e di susseguente repressione dei reati legati all’esercizio delle attività nella pubblica amministrazione.
L’appunto in questione, è stato redatto seguendo le indicazioni dettate dalla nuova normativa introdotta dal D.lgs 188/2021 al fine di assicurare la presunzione di innocenza