Tivoli è al dodicesimo posto per percentuale di raccolta differenziata (77,31%) tra tutti i 140 comuni italiani con una popolazione maggiore di 50mila abitanti. A certificarlo sono i dati più recenti, riferiti al 2020, appena pubblicati dal Catasto Nazionale dei Rifiuti dell’ISPRA, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Al primo posto si colloca la città di Treviso (87,47%), seguita da Ferrara (87,34%) e Pordenone (87,17%). Tra i comuni più virtuosi dell’Emilia-Romagna, Trentino-Alto Adige e Toscana, figura anche il Lazio, con Velletri, che si classifica appena sopra Tivoli, con una percentuale di raccolta differenziata del 79,13%. Gli ultimi posti della classifica sono occupati da Cerignola, in provincia di Foggia (7,34%), Catania (9,55%) e Crotone (11,98%).
Sul sito del Catasto Nazionale dei Rifiuti dell’Ispra è anche possibile consultare nel dettaglio i dati relativi al comune di Tivoli nell’arco temporale che va dal 2010 al 2020. Si parte da una percentuale di raccolta differenziata dell’11,04% del 2010: la curva inizia a salire dal 2015, dopo l’insediamento, a giugno del 2014, della giunta Proietti, fino ad arrivare al 77,31% del 2020. Dato interessante, a testimonianza del comportamento virtuoso dei cittadini, è quello relativo alla produzione di rifiuti urbani: mentre nel 2010 la produzione totale di rifiuti urbani era di 31,853 tonnellate, la curva decresce fino ad arrivare a 23,095 tonnellate del 2020. Ciò dimostra che i tiburtini, raccogliendo indicazioni e suggerimenti dell’Amministrazione comunale e della partecipata ASA Tivoli Spa, non solo differenziano i rifiuti, ma ne producono molti meno.
«La raccolta differenziata, che avviene smistando in modo scrupoloso i rifiuti a seconda dei materiali di cui sono composti, è una sorta di “parametro di civiltà” nel rispetto dell’ambiente», afferma il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti. «Abbiamo iniziato anni fa dalle scuole, con campagne di informazione e sensibilizzazione da parte di ASA, raccogliendo l’entusiasmo dei più piccoli. Questo entusiasmo ha contribuito a far accogliere le nuove necessità anche all’interno delle famiglie, nonostante la novità si presentasse come un vero e proprio “sconvolgimento” nelle loro abitudini quotidiane. Siamo grati ai cittadini: senza la loro collaborazione non avremmo mai potuto raggiungere questo importante risultato. Un risultato attestato dai numeri, dietro i quali si nasconde un cambiamento epocale ed evidente. Basti pensare che, fino ad otto anni fa, era possibile osservare, anche nel centro urbano, cassonetti e rifiuti sparsi. I bambini di oggi, quei cassonetti, quasi non li ricordano più. Il nostro auspicio è quello di proseguire su questa via, migliorandoci sempre di più. La possibilità di fare meglio l’abbiamo sperimentata anche nel settore del lavaggio e dello spazzamento delle strade: abbiamo messo all’opera un piccola “flotta” di aspiratori elettrici che adesso utilizziamo anche per sanificare le strade e sciogliere le deiezioni degli animali. Lo scopo è sempre lo stesso: quello di lavorare per restituire, ai nostri figli e a quelli che verranno, un mondo più pulito e trasmettere loro la consapevolezza che la Terra debba essere amata e rispettata», conclude il Sindaco.
«I cittadini di Tivoli sono diventati un modello di sostenibilità replicabile in ogni contesto urbano stante la complessità del territorio e del tessuto urbano che ne connota i tratti – afferma Francesco Girardi, amministratore unico di ASA Tivoli Spa -. Passare in sei anni dall’emergenza rifiuti, uno scarsissimo 10 % di raccolta differenziata e 31.000 tonnellate prodotte all’anno ad una situazione di
assoluto virtuosismo non solo per la percentuale di raccolta differenziata ma anche per l’ingente mole di rifiuti non più prodotti, è segno evidente di una propensione alla Sostenibilità delle prassi quotidiane e di attenzione alla Bellezza e Cura dell’Ambiente in cui viviamo».
«Ogni anno – prosegue – avviamo a riciclo tutti i rifiuti raccolti con tanti progetti di raccolta differenziata attivi ricavando oltre 700.000 €/anno di introiti dalle materie secche mentre con l’estensione delle pratiche di compostaggio domestico, di comunità e comunale, abbiamo intrapreso la strada per far diventare compost di alta qualità compatibile con l’agricoltura biologica, anche gli scarti organici di cucine e mense. Ringrazio sempre il Sindaco Giuseppe Proietti per aver voluto anni fa contro ogni pronostico, scommettere su ASA e su di me per trovare la chiave di volta su cui si regge oggi una vera e propria transizione Ecologica locale nella gestione dell’igiene urbana e dei rifiuti divenuto un esempio sociale e industriale da seguire a cui tanti altri Comuni ed Enti aspirano per le loro rispettive realtà».
L’ISPRA è ente pubblico di ricerca, sottoposto alla vigilanza del Ministro della Transizione Ecologica (Mite). E’ anche ente di indirizzo e di coordinamento delle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente (ARPA) e coopera con l’Agenzia europea dell’ambiente e con le istituzioni ed organizzazioni nazionali ed internazionali operanti in materia di salvaguardia ambientale. L’ISPRA si occupa anche dei dati relativi alla Sezione nazionale del Catasto dei Rifiuti, la quale contiene i seguenti dati: rifiuti urbani (produzione, raccolta differenziata, gestione e costi di gestione dei servizi di igiene urbana), rifiuti speciali (produzione e gestione) e l’elenco nazionale delle autorizzazioni. Le banche dati organizzano le informazioni acquisite ed elaborate dalla sezione nazionale del Catasto Rifiuti con il contributo delle sezioni regionali e provinciali e, in generale, di tutti i soggetti pubblici detentori dell’informazione, nonché attraverso l’elaborazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD). I dati sono liberamente consultabili e scaricabili.