ROMA – Aumenta a dismisura il numero dei negozi dismessi sulla centralissima via Veneto. L’impatto della pandemia ci ha messo il suo, ma oltre a questo è anche il mercato degli affitti che ci mette la sua. Costi esorbitanti, divenuti insostenibili, forniscono uno spettacolo preoccupante per una delle vie piu’ in della capitale. Gli alberghi hanno riaperto, ma certo, pur con tutto il suo fascino, la Veneto di un tempo non è piu’. Al posto delle luminose e scintillanti vetrine oggi in sequenza tanti negozi dismessi, come se abbandonati, vetri che diventano sudici, opachi e che incidono su una regressione e su un degrado generalizzato.
“Abbiamo dovuto chiudere – spiega un ex commerciante di via Veneto – non c’erano alternative. Il covid ci ha messi in ginocchio e nessuno ci ha aiutati. I contributi non sono serviti nemmeno a pagarci la Tassa rifiuti. I costi sono troppo alti, ed i proprietari, per lo piu’ società o enti, non comprendono che devono abbassare i canoni di locazione”. Molte sono le cause di natura civile e risarcitoria che ha generato il covid ed in generale una crisi che ancora oggi si cerca di tenere sotto la sabbia, ma prima o poi il problema viene fuori.