ROMA – Nelle ultime 48 ore, nel corso dei quotidiani servizi nel centro storico della Capitale, i Carabinieri del Gruppo di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato 14 persone con l’accusa di furto aggravato.
In manette sono finiti tre cittadini romeni, tutti senza fissa dimora e con precedenti, bloccati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma San Pietro su ponte Sant’Angelo mentre tentavano di asportare il portafoglio contenuto all’interno della borsetta portata a tracolla da una turista, 72enne danese. Mentre due di loro affiancavano la vittima, una terza, con la mano coperta da una cartina di Roma, infilava la mano nella borsa ma è stata sorpresa dai Carabinieri intervenuti.
I Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Farnese hanno arrestato un 57enne del Marocco, senza fissa dimora e già noto alle forze dell’ordine, sorpreso a derubare una turista americana che stava cenando ai tavoli esterni di un ristorante in via della Rosetta. L’uomo è stato notato avvicinarsi alle spalle e prelevare la borsa della donna, poggiata sua sedia di fianco.
Invece, quattro Carabinieri liberi dal servizio, tre dei quali effettivi al Comando Roma piazza Venezia e uno alla Compagnia Speciale di Roma, hanno arrestato una coppia di cittadini romeni, lui di 20 anni, lei di 18 anni, entrambi nella Capitale senza fissa dimora e già conosciuti alle forze dell’ordine, poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato. I due stavano attentamente seguendo gli spostamenti di un gruppetto di turisti ungheresi che stavano camminando in strada e arrivati a pochi metri dall’ingresso del Comando Carabinieri piazza Venezia, evidentemente non avvedendosi del “pericolo”, hanno infilato le mani nel marsupio di uno dei visitatori, riuscendo a sfilare 180 euro in contanti e una carta di credito. La scena è stata notata dai 4 militari che sono immediatamente intervenuti bloccando i due cittadini romeni. La refurtiva è stata interamente recuperata e restituita alla vittima.
Nel corso di uno specifico servizio di contrasto al degrado nell’area monumentale del Parco del Colosseo, sono finiti in manette 3 cittadini romeni di età compresa tra i 20 e i 30 anni, tutti nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti. I Carabinieri del Nucleo Operativo Roma San Pietro li hanno notati dopo essere riusciti a mescolarsi con un gruppo di turisti stranieri in visita nell’area archeologica: uno di loro fungeva, palesemente, da “vedetta”, pronta a dare l’allarme in caso di intervento delle forze dell’ordine, il secondo complice, facendo finta di scattare fotografie al Foro, forniva “copertura” al terzo connazionale, il quale, infilando il braccio sotto una cartina, è riuscito a sfilare il portafogli dalla borsa di una donna americana. L’accusa per i cittadini romeni è di furto aggravato in concorso.
Poco dopo, gli stessi Carabinieri hanno arrestato un cittadino serbo di 44 anni, nella Capitale senza fissa dimora e con precedenti, poiché gravemente indiziato di aver trafugato un telefono cellulare da un’auto parcheggiata in piazza Cairoli.
A bordo di uno dei convogli in servizio sulla linea “A” della metropolitana di Roma, i Carabinieri della Stazione Roma viale Libia hanno arrestato due cittadini romeni di 27 e 30 anni, entrambi già conosciuti alle forze dell’ordine, dopo essere stati sorpresi mentre stavano tentando di sfilare un portafogli dallo zainetto di un turista canadese.
Infine, altri due cittadini romeni sono stati arrestati per furto ai danni di attività commerciali: si tratta di un 20enne fermato dai Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini dopo aver rubato capi di abbigliamento, del valore di 500 euro, da uno store all’interno della Galleria Forum Termini e di una 54enne fermata dai Carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante per aver rubato capi di abbigliamento, del valore di 800 euro, da un negozio in via Enea. In tutti i casi, la refurtiva è stata recuperata dai militari e restituita alle vittime.
Tutti gli arresti sono stati convalidati. Si precisa che in tutti i casi sopra citati i procedimenti penali versano nella fase delle indagini preliminari per cui per tutti gli arrestati vige il principio di presunzione di non colpevolezza.