Vicovaro, ancora chiuso il Centro di Raccolta. Crielesi e Scaccia: “vogliamo risposte per i cittadini che pagano le tasse”
Vicovaro – Riceviamo e pubblichiamo dai Consiglieri di minoranza del Comune di Vicovaro, Nello Crielesi e Mauro Scaccia, la seguente comunicazione:
“Ormai dopo più di 8 mesi dalla chiusura (5 novembre 2021), rileviamo sul sito dell’Unione dei Comuni della Valle Ustica l’ennesima ordinanza a firma del Direttore Tecnico Ing. Angelini che trasla all’8 luglio 2022 l’apertura del Centro di Raccolta di Mandela (la precedente ordinanza stabiliva al 30 giugno scorso la riapertura). L’ultima di una delle tante ordinanze sull’argomento che vengono emanate per giustificare chiaramente la presenza di problemi gravi che non permettono una riapertura del Centro. Nel frattempo i cittadini si sono riempiti i garage e le cantine di materiali da conferire in discarica pur non avendo assolutamente una data certa di quando finalmente riusciranno a liberarsi di tutto quel materiale. Chi invece non ha altre possibilità li scarica direttamente all’esterno.
I nostri due Gruppi Consiliari hanno presentato all’Unione il 15 maggio scorso una specifica interrogazione per sapere quali sono le reali cause di tale disservizio ma né il Sindaco di Vicovaro e Presidente dell’Unione dei Comuni Fiorenzo De Simone né il Responsabile Tecnico dell’Unione, l’Ing. Angelini, hanno saputo dare una risposta. Vogliamo ricordare che le risposte le devono dare prima di tutto ai cittadini che pagano le tasse con le quali vengono pagate le loro laute indennità.
Nelle foto che alleghiamo si vede chiaramente che solo un “miracolo” potrebbe far riaprire il Centro di Raccolta domani.
Oggi noi chiediamo ai due responsabili che spieghino chiaramente e pubblicamente cosa intendono fare, dal momento che continuano ad emettere ordinanze di chiusura ormai a cadenza settimanale e non forniscono risposte ai cittadini che continuano a pagare per servizi che non vengono dati.
Se non sono in grado di ovviare a questo grave disservizio rimane loro l’unica soluzione onorevole per uscirne: DIMETTERSI”.