ROMA – Strada dei Parchi ha acquisito, e messo a disposizione della Polizia Stradale, un sistema in grado di interrogare a distanza il tachigrafo digitale di seconda generazione (cd. “tachigrafo intelligente”) dei mezzi che ne sono provvisti, segnalando l’esistenza di anomalie.
Grazie al modulo DSRC, tecnologia di comunicazione wireless progettata per consentire comunicazioni tra due punti a breve raggio, il sistema consente di ricevere automaticamente le informazioni del tachigrafo installato sui mezzi che incontrano durante il servizio in autostrada alle pattuglie, che possono così fermarli più agevolmente e in totale sicurezza, e con certezza di risultato su quelli per i quali il sistema ha segnalato una irregolarità.
“La Polizia Stradale ha un compito importante e complesso su A24 e A25 – dichiara l’Amministratore Delegato di Strada dei Parchi, Riccardo Mollo – a causa del tracciato e dell’orografia delle nostre autostrade che, come noto, attendono da circa dieci anni di essere adeguate con interventi strutturali. Nell’attesa di poter finalmente intervenire per l’ampliamento e l’aggiornamento delle geometrie autostradali, cerchiamo di facilitare e rendere più agevole l’operato del nostro più importante partner nella sicurezza stradale”.
Allo stato attuale la tecnologia DSRC dei tachigrafi intelligenti rende disponibile l’informazione su una serie di parametri tecnici di funzionamento del tachigrafo, , tutti importantissimi per la sicurezza, ma dalla prossima estate saranno installati come primo impianto quelli di nuova generazione, che registreranno anche ulteriori informazioni.
Nei prossimi giorni saranno consegnati da Strada dei Parchi alla Polizia Stradale due sistemi mobili, con la prospettiva di aumentare la dotazione e di prevedere installazioni fisse, al fine di rendere le operazioni di controllo della Polstrada più snelle, veloci e mirate.
“Le nostre pattuglie disporranno di due frecce in più nei loro archi per vigilare la tratta che collega Roma, Teramo e Pescara” ha riferito Paolo Maria Pomponio, Direttore del Servizio Polizia Stradale, che ha aggiunto: “Strada dei Parchi ha dimostrato come la sicurezza si persegua con un lavoro di squadra che, in autostrada, coinvolge la concessionaria e la Polizia di Stato. Ma anche chi conduce un veicolo deve farlo in modo virtuoso, in modo da diffondere anche lui quella cultura della guida sicura che, sulle strade, fa la differenza tra un incidente in più o in meno”.