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Canile Muratella a Roma, Lav adotta “Nebbia” il cane gravemente malato

92000 EURO PER L’ASSISTENZA VETERINARIA SONO POCHI. SINDACO GUALTIERI CAMBI PASSO E MANTENGA FEDE AGLI IMPEGNI PRESI CON LE ASSOCIAZIONI PER UNA CITTA’ AMICA DEGLI ANIMALI

ROMA – Si è aperto un nuovo triste capitolo della gestione sanitaria dei canili rifugio di Muratella e Ponte Marconi. Dopo i casi Belen, Palla di Neve, Van Damme e Rocky balzati tragicamente alle cronache poiché non era stata garantita loro adeguata assistenza veterinaria, il protagonista è Nebbia, cane maschio, 12 anni circa, di taglia gigante entrato nel canile di Muratella nel 2019 

Nebbia ipovedente, con una alopecia diffusa sulla schiena, gravi difficoltà di deambulazione e una massa all’interno di un orecchio, infatti, non è stato sottoposto a indagini diagnostiche per impostare una terapia che alleviasse la sua condizione e le poche cure che ha ricevuto sono state molto generiche. Con il caldo la sua situazione si è fatta emergenziale, così LAV Roma in accordo con LAV nazionale ha deciso di prenderlo in carico e di condurlo in clinica per i necessari accertamenti.  

Nebbia non è l’unico, è solo l’ultimo caso, un altro cane-simbolo di una situazione di degrado che persiste da anni nei canili comunali. Al momento del trasferimento il cane era davvero dolorante e, nonostante ciò, aveva tanta voglia di relazionarsi, quasi avesse capito che eravamo lì per aiutarlo. Anche in clinica è stato molto collaborativo e ha risposto bene alla terapia contro il dolore che gli è stata somministrata: cammina molto meglio e mangia con appetito. Adesso è stato dimesso e siamo in attesa di ulteriori accertamenti per avere un quadro clinico completo che permetta di impostare una corretta terapia e trovare una famiglia che se ne prenda cura.” – dichiara Anna Cavalli, Responsabile LAV della Sede di Roma. 

Simili situazioni non devono ripetersi mai più, il Sindaco Gualtieri deve dare un segnale tangibile di inversione di rotta rispetto al passato a partire dalle cure dovute agli animali nei confronti dei quali ha precise responsabilità come quelli ospiti delle strutture pubbliche, un punto questo sul quale sottoscrivendo il programma elettorale proposto dalle Associazioni il primo cittadino di Roma Capitale si è impegnato.  

Il nuovo avviso per il servizio di assistenza veterinaria oltre che per l’approvvigionamento dei medicinali per i canili Muratella e Ponte Marconi, valido dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, invece, è di importo insufficiente (92.085 euro per gli oltre 600 cani di Muratella e Ponte Marconi) a garantire le cure veterinarie di cui gli animali hanno bisogno, come ad esempio interventi chirurgici, diagnostica e prestazioni di alta specializzazione.  

“Lo avevamo detto a gran voce assieme alle Associazioni animaliste romane nel corso dell’incontro con l’Assessora Sabrina Alfonsi in occasione della manifestazione del 31 maggio davanti al Campidoglio per chiedere al Comune di Roma Capitale di prendersi cura dei propri cani e gatti, sì perché i cani e i gatti senza famiglia sono di proprietà del Comune, il quale ha il dovere di prestare loro le cure veterinarie necessarie. Ma nulla è cambiato, l’importo per le spese veterinarie non è stato aumentato, sono stati persino stornati i 30.000 euro già stanziati per i tre mesi già decorsi.” – aggiunge Anna Cavalli. 

Indipendentemente da chi si aggiudicherà il nuovo servizio chiediamo ancora una volta al Comune di Roma Capitale lo stanziamento di una cifra congrua per assicurare vaccinazioni per tutti i cani e cure veterinarie appropriate per quelli che ne necessitano nonché un presidio veterinario permanente sia per i cani ospiti del canile rifugio di Muratella e di Ponte Marconi, gli animali non possono attendere la realizzazione del nuovo ospedale veterinario, se si ammalano hanno bisogno di prestazioni veterinarie tempestive e di cure appropriate.  

Improcrastinabile anche la necessità di un veterinario a tempo pieno assunto da Roma Capitale come direttore sanitario, seguendo esempio del canile comunale di Milano.