Domenica 17 luglio a partire dalle ore 21,00 presso Villa Theodoli nel comune di Sambuci (Rm), l’associazione Culturale La Terzina, in partenariato con il Comune di Sambuci, e con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e della Comunità Montana dell’Aniene, presenta De André legge Dante.
L’iniziativa, parte del calendario di eventi in occasione delle celebrazioni del VII centenario della scomparsa di Dante Alighieri, oltre al sostegno istituzionale ha ricevuto anche il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De Andrè Onlus di Adi (Associazione degli Italianisti – Gruppo Dante) e il patrocinio del Centro Studi sull’Ars Nova Italiana del Trecento “Marcello Masini” di Certaldo, presieduto dal prof. L. Rino Caputo, già ordinario di Letteratura Italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’’Università di Roma “Tor Vergata” e direttore della Rivista Internazionale Dante, tra i protagonisti della serata.
Alla conduzione e al coordinamento della serata sarà l’event planner Martina Nasini, con interventi nella presentazione di Lucilla Tiberi.
Il convito di musica e letteratura sarà introdotto dai saluti delle rappresentanze istituzionali. La dottoressa Cristiana Avenali, responsabile dell’Ufficio di Scopo Piccoli Comuni interverrà a nome della Regione Lazio. Il commissario straordinario avv. Gina Panci porterà il saluto della Comunità Montana dell’Aniene.Sarà presente in rappresentanza della Città Metropolitana di Roma il vicesindaco Pierluigi Sanna che ci tiene a sottolineare la vicinanza propria e dell’ente all’evento dantesco.
SANNA (CITTA’ METROPOLITANA DI ROMA CAPITALE): “UN MODO NUOVO PER SCOPRIRE E APPREZZARE L’OPERA DANTESCA” – “Sosteniamo gli appuntamenti culturali del nostro territorio. Nel Comune di Sambuci l’incontro tra la musica di De André e Dante coinvolgerà quanti hanno passione per la poesia e la musica, vero connubio per apprezzare il Vate a tutto tondo. Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e delle Associazioni che promuovono Dante Alighieri, farà di questo appuntamento itinerante, un modo nuovo per apprezzare la poesia dantesca”.
In rappresentanza del Comune di Sambuci interverranno l’assessore alla Cultura, Costantino Colarossi e il sindaco Francesco Napoleoni che per l’occasione anticipa così il proprio pensiero in relazione all’importante serata della prossima domenica. NAPOLEONI (SINDACO SAMBUCI): “TORNIAMO A VILLA THEODOLI DOVE SONO PASSATI I DESTINI DELL’EUROPA CANTATI DA DANTE NELLA COMMEDIA” “Sono onoratissimo che nella nostra città di Sambuci prenda forma questo evento in memoria di Dante e di De André capace di portare il nostro piccolo borgo in una dimensione più grande” spiega il sindaco Napoleoni. “Si tratta di un evento al quale teniamo tantissimo che si svolgerà nel giardino all’italiana prospiciente il castello Theodoli. Dante con la Divina Commedia ha segnato un’epoca, la sua, che fu teatro di tante anomalie, su tutte quella del potere temporale della Chiesa.. Si tratta di un appuntamento che ci portiamo dall’epoca precedente al Covid al quale l’associazione La Terzina, e noi con loro, abbiamo creduto profondamente. Questa celebrazione dantesca, dunque, anche in relazione ai fatti trascorsi nel corso della lunga e travagliata organizzazione, ci dà modo di riflettere ulteriormente sul destino di un’Europa che ancora oggi si presenta debole, diversa da come l’avevano immaginata i padri costituenti a Ventotene nella prospettiva che in realtà Dante, coevo della battaglia di Tagliacozzo, citata nella Divina Commedia e poi anche De Andrè nel secolo scorso, riuscirono a tracciare raccontando in versi e musica storie e profili di determinati uomini”.
“Parlo della battaglia di Tagliacozzo – prosegue il sindaco – in quanto gli esiti di quel confronto, vinto dai guelfi di Carlo D’Angiò,cambiarono forse per sempre il destino dell’Europa degli anni e dei secoli a venire. Corradino di Svevia, a capo delle truppe ghibelline, fa tappa proprio qui a Sambuci per una notte prima di andare verso mare, a Torre Astura, dove incontrerà il suo amaro destino. All’epoca il castello di Sambuci era di proprietà degli Antiochia, di Federico di Antiochia, figlio di Federico II di Svevia e si collocava su una via di fuga migliore rispetto ad altri possedimenti della famiglia”.
“La serata del prossimo 17 luglio, quindi, attraverso le immagini e le parole dei dantisti Rino Caputo e Aldo Onorati e poi grazie alle note del maestro Mario Alberti e dei suoi musicisti, avremo modo di apprezzare e comprendere ancor meglio il corpus dell’opera dantesca. Dante come De André, ripeto, mettono al centro gli uomini nella loro quotidianità. Il giardino all’italiana della nostra Villa, con le siepi a disegnare dei labirinti di memoria ellenica, voluti dalla famiglia Astalli, saranno la cornice più opportuna di questo interessante incrocio di vite e storie dove la musica diventa armonia del racconto e dello studio attorno all’opera del Sommo Poeta” conclude il sindaco.
CAPUTO: “TRA LE OPERE DI DANTE E DI DE ANDRE’ VI E’ UN INDISSOLUBILE INTRECCIO” – “Dante e Fabrizio De André pur a distanza di tanti secoli presentano un tratto comune a chi si esprime attraverso la poesia e la musica” spiega il prof. Caputo. Tra poesia e musica, infatti,esiste un indissolubile intreccio che ha vissuto un divorzio nei secoli successivi a Dante. Noi oggi leggiamo la poesia con gli occhi, invece ai tempi di Dante menestrelli e trovatori, i cantautori dell’epoca, davano la nota al testo poetico. Lo stesso Dante è protagonista di questo rapporto tra poesia e musica, perché come ha fatto De André, scrive testi di poesia per essere musicati e inserisce una ballata che si ritrova nella sua Vita Nova, alla stregua di canzoni e sonetti. Questo stesso atteggiamento lo ritroviamo in Fabrizio De André dove la poesia è più importante della musica che ha note essenziali e recupera molte tradizioni europee come quella cantautorale francese”.
ONORATI: IL DANTE MUSICO CELA UN UNIVERSO DA SCOPRIRE – “Ultimamente, la lectura Dantis ha preso di mira il Dante esoterico, templare, scopiazzatore del Libro della Scala d’impianto islamico etc. ma pochi approfondiscono il Dante-musico” aggiunge il professor Aldo Onorati, scrittore, poeta e dantista di fama internazionale, tra i più autorevoli collaboratori della Società Dante Alighieri, anch’egli tra i protgonisti della serata di Sambuci. “L’Alighieri conosceva tutti gli strumenti della sua epoca, che cita nel Poema Sacro” prosegue Onorati. “Il primo spirito destinato alla salvazione, in Purgatorio, che il Poeta incontra, è il musicista Casella che gli aveva messo in note Amor che ne la mente mi ragiona. Tutta la cantica del Paradiso si basa su due elementi: la luminosità crescente e la melodia o armonia sempre più bella. Gli stessi versi della Divina Commedia – conclude Onorati – dimostrano un orecchio musicale eccelso, tanto che si deve a Dante l’aver dettato le regole fondamentali dell’accentazione dell’endecasillabo”.
MUSICISTI E ATTORI DIRETTI DAL MAESTRO MARIO ALBERTI – Se di connubio tra musica e poesia si parla in un ideale percorso che va dal medioevo fino alla contemporanea scuola genovese cantautorale non possono mancare sul palco menestrelli d’eccezione, un cast di musicisti e attori (il chitarrista Franco Menichelli, la pianista Patrizia Servida e le voci recitative di Giuseppe Renzo e Debora Cetroni) diretti dal Mestro Mario Alberti, presidente dell’associazione La Terzina.“Il percorso musicale che interpreteremo si divide in due parti “spiega Alberti. “Seguendo il tracciato didattico dei prof. Caputo e Onorati: la prima sarà dedicata ai trovatori e all’amor cortese con otto ballate: da Carlo Martello a Jordi per citare le più note. La seconda parte sarà invece dedicata ai cantastorie che avevano una funzione diversa nel Medioevo rispetto ai trovatori e potevano parlare anche di fatti di cronaca e quindi spazio ai grandi successi di De André da Marinella a Bocca di Rosa per coronare quella che già si preannuncia come una bellissima serata” conclude il Maestro Alberti.
L’ingresso alla villa è libero e gratuito, previo osservanza delle normative anti-Covid19,