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Rifiuti, dopo quattro mesi riapre la discarica di Albano Laziale

In arrivo due commissari nominati dalla Prefettura di Latina dopo l'interdittiva antimafia che ha colpito la Pontina Ambiente. L'impianto accoglierà i rifiuti di Roma ma non è ancora pronto a funzionare al massimo dei giri

ROMA – Ieri pomeriggio, dopo quattro mesi di fermo, riaprirà la discarica di Albano Laziale. Secondo quanto apprende l’agenzia Dire, la Prefettura di Latina dovrebbe nominare due commissari (probabilmente uno si occuperà dei contratti in essere tra la Ecoambiente, gestore dell’impianto, e l’altro del funzionamento della discarica). Un atto che si è reso necessario in seguito all’interdittiva antimafia ancora in vigore nei confronti della Pontina Ambiente, società della galassia Cerroni, che due anni fa aveva ceduto alla Ecoambiente il ramo d’azienda della discarica di Albano.

ARRIVANO I RIFIUTI DI ROMA

I conferimenti di rifiuti trattati di Roma Capitale (in particolare quelli provenienti dalle società Ama, E. Giovi, Saf, Ecosystem e Csa) non raggiungeranno nel breve periodo il limite massimo di 1.100 tonnellate al giorno previste dall’ordinanza della ex sindaca Raggi (rinnovata lo scorso inverno dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che si appresta a prorogarla di altri quattro mesi) perché l’impianto non sarebbe ancora in grado di funzionare al massimo dei giri.

IL SINDACO DI ALBANO: “FASTIDIOSA ARROGANZA DI GUALTIERI E ALFONSI”

“Inutile nascondersi dietro un dito: tutti sapevamo che la discarica di Roncigliano poteva essere riaperta. Speravamo che la chiusura, per motivi amministrativi e burocratici, fosse definitiva. Ma così non è stato e troppe sono state le infauste coincidenze di queste ultime settimane”. Così su Facebook il sindaco di Albano, Massimiliano Borelli. “La drammatica e triste situazione di Roma, di nuovo sulle prime pagine di tutt’Europa, ha accelerato la scelta di utilizzarla ancora – ha spiegato Borelli – Il sistema della gestione dei rifiuti della Capitale è al collasso, figlio di anni di mancate decisioni e del nulla, in tema di differenziata e impiantistica; a questo si aggiunge l’incendio al Tmb di Malagrotta che ha aperto un’ulteriore crepa”.

Quindi il primo cittadino del Comune dei Castelli ha puntato il dito contro il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e l’assessora ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi: “È a dir poco fastidiosa e ingiustificabile l’arroganza con la quale sindaco e assessora capitolini comunicano le decisioni in televisione, senza avere il minimo rispetto istituzionale di avvertire il sindaco, il ‘padrone di casa’ nella quale si è deciso, ancora una volta, di entrare senza bussare – ha proseguito Borelli- Stupisce, ancora una volta, l’assenza di scelte di lungo periodo, mentre prevalgono quelle frettolose, dettate più dalla necessità di fare bella figura e subito, senza alla base studi e ricerche che coinvolgano cittadini e tutti gli Enti interessati”.

“Dispiace che in questo modus operandi neanche la Prefettura abbia sentito la necessità di coinvolgerci. Altre parole suonerebbero inutili, superflue, ridondanti. Resto dell’idea che così Roma non risolverà i suoi problemi – ha concluso Borelli – Roncigliano sarà usata, autorizzata da tutti gli Enti per i quali prevale su tutto il principio della pubblica utilità dei romani; noi invece dovremmo subire ‘zitti e muti’? La buca si esaurirà presto e, magari, si cercheranno ancora altre Roncigliano…Sempre e comunque fuori dal Gra”. (www.dire.it)