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In Capidoglio approvata la delibera sugli stipendi più alti per i consiglieri comunali, scattano le polemiche

ROMA – Si è appresa la notizia che in Campidoglio è stata approvata la delibera che riconosce le indennità di funzione ai consiglieri comunali. Non è più valida la modalità di ricompenso in gettoni di presenza, ora vogliono lo stipendio per garantire e stabilire formalmente la loro figura da attuare a tempo pieno. Si parla dunque  di uno stipendio fisso, non più calcolato appunto sul numero di presenze, che corrisponderà al 45% dell’indennità riconosciuta al sindaco di Roma. Un aumento che si tradurrà in circa 2300 euro lordi in più al mese rispetto all’attuale tetto massimo raggiungibile con i gettoni. Un iter avviato con il D.L  156 del 2010  e oggi in consiglio l’ok, il passo successivo perché entri in vigore è il Ministero dell’Interno.

Un provvedimento che inizialmente ha scatenato polemiche da parte delle opposizioni, oltre che, in maggioranza, dal consigliere della civica Gualtieri, Carmine Barbati. A votare contro alla fine solo i tre consiglieri del M5s, Linda Meleo, Paolo Ferrara e Daniele Diaco. Assenti Raggi e De Santis (passato al partito di Luigi Di Maio). I consiglieri di Italia Viva e Azione, presenti in aula, non hanno partecipato. La delibera è stata quindi approvata con 32 voti favorevoli di maggioranza e parte delle opposizioni. Per la maggioranza hanno votato a favore: il Partito Democratico, Sinistra civica ecologista, Roma futura, Europa verde, Demos. Per le opposizioni favorevoli Fratelli d’Italia, Udc-Forza Italia. Assenti i consiglieri della Lega.

La capogruppo del Pd, Valeria Baglio, in dichiarazione di voto ha sottolineato che a oggi, considerato il numero di residenti della capitale, è possibile conteggiare “un consigliere ogni 60 mila cittadini” e che “la riforma può essere definita una grande incompiuta” sulla quale anche “il sindaco si è molto speso perché arrivasse a termine”. Baglio ha poi precisato: “È un provvedimento misurato e commisurato agli oneri e responsabilità che in quest’aula il consigliere svolge. Qualcuno ha detto che è anche poco, io dico che è il giusto”.

“Oggi nella sostanza applichiamo una legge che va a chiudere l’iter per cui si definisce la specificità di Roma Capitale, la legge prevede che l’Assemblea capitolina dia un indirizzo al Ministero dell’Interno che insieme al Mef produrrà un atto sulle funzioni che si attribuiscono ai consiglieri capitolini”, ha ribadito invece il dem Andrea Alemanni. “Il nuovo regime non solo non modifica il gettito dell’amministrazione pubblica ma restituisce al consigliere capitolino la possibilità di esercitare il ruolo a tempo pieno”.

 

Fonte: Romatoday (https://www.romatoday.it/politica/aumento-stipendi-consiglieri-roma-delibera-approvata.html)