COLLEGIOVE – Tecnologia nei borghi della valle del Turano. L’annuncio è stato dato dal sindaco Domenico Manzocchi e si tratta di un input particolarmente improtante rispetto ad una iniziativa di grande interesse. Per maggiore chiarezza ed esaustività riportiamo integralmente il testo del comunicato della Voce di Collegiove Sabino a firma del sindaco:
“Si è dato il via nella giornata del 23 luglio all’apertura del primo meta municipio nella storia della
nuova tecnologia del web 3, si tratta del Comune di Collegiove un piccolo centro della provincia di
Rieti che ospiterà anche la prima scuola di formazione e professionalizzazione in intelligenza
artificiale e tecnologia VRO costituendo la prima esperienza mondiale di questo nuovo tipo di
centro di ricerca formativo.
Alla presenza del Sindaco, Domenico Manzocchi, e degli assessori e consiglieri riuniti, insieme ai referenti della società capofila Olimaint si è
dato vita al battesimo dell’avvio dei lavori del primo centro Internazionale sperimentale sulle
applicazioni immersive per la pubblica amministrazione e non solo.
Il Comune di Collegiove verrà infatti dotato gratuitamente di una avveniristica applicazione che
permetterà ai suoi cittadini, ma soprattutto a quei cittadini che non risiedono costantemente
durante tutto il periodo dell’anno nel comune, di poter essere presenti e di poter interagire con
l’amministrazione comunale come se fossero effettivamente fisicamente presenti di persona.
Verranno quindi realizzati i servizi per le attività dei cittadini, i servizi per le attività informative
turistiche che renderanno questo centro effettivamente molto più visitabile anche da parte dei molti
turisti che ancora oggi non conoscono le bellezze delle riserve naturali che il parco/riserva naturale di
Collegiove offre.
L’ Amministrazione è guidata da un Sindaco ed una giunta che crede nello sviluppo del proprio
territorio, ricordiamo che questo paese negli anni è andato gradualmente spopolandosi tanto è
vero che le cronache numeriche e le indagini demografiche hanno dimostrato una diminuzione
della popolazione da 650 abitanti a poco più di 60 unità che vivono nel piccolo comune montano
durante tutto l’anno, ha accolto con entusiasmo e soddisfazione questa innovazione ribadendo il
concetto dell’innovazione e della ricerca come punti cardine che permettono lo sviluppo del
territorio e che permetteranno la riqualificazione e la ripopolazione di zone che purtroppo
l’industrializzazione selvaggia degli anni passati hanno obbligatoriamente spopolato.
Il municipio digitale sostanzialmente sarà un ambiente tridimensionale all’interno del quale i
cittadini potranno interagire con le varie funzioni dell’amministrazione pubblica una sorta di telefono amplificato che permetterà alle persone di recarsi fisicamente attraverso il proprio Avatar all’interno
degli uffici comunali e di sedersi davanti agli impiegati e di discutere con loro le proprie necessità.
L’ esperimento nasce in un quadro dove sia il PNNR sia gli obiettivi della comunità Europea spingono
costantemente sia il mondo delle amministrazioni pubbliche sia quello dell’imprenditoria e della
ricerca ad innovare e a sviluppare modelli innovativi che vengono costruiti nel rispetto del territorio
che li ospita e questo è un esempio reale di concretezza di rispetto dell’ambiente.
Lo sviluppo poi del progetto Magellano e del suo dipartimento Arca all’interno del Comune di
Collegiove è qualcosa che conferma la bontà di questa visione dell’amministrazione e dell’azienda
capofila Olimaint in quanto il Comune aprirà le sue porte a 16 nuove famiglie fatte di studiosi e
ricercatori nel campo dell’informatica, della matematica, della statistica che hanno sottoscritto di
fatto un protocollo di ricerca e hanno deciso di convivere in una realtà come Collegiove proprio per
avere quella tranquillità che una zona montana può offrire e favorire la concentrazione nello studio
e nello sviluppo di nuove tecnologie e nuovi protocolli.
È un esperimento ed un’esperienza che sarà sicuramente vincente perché permetterà di conciliare
il benessere della persona in un ambiente che la natura ha creato favorevole all’individuo con la
tranquillità e la capacità lavorativa dei singoli che attualmente vivono in contesti urbani super
popolati e megalopolizzati.
A fianco dei 16 ricercatori e delle loro famiglie periodicamente a cicli di sei mesi si trasferiranno
anche altrettanti studenti provenienti dalle università tecniche nazionali ed internazionali che
affiancheranno i ricercatori in un programma di tutto raggio scientifico mirato al consolidamento
delle competenze e al contributo del mondo universitario alla ricerca tecnologica.”
Noi ci crediamo… abbiamo lavorato in questo periodo per farci conoscere per il nostro potenziale e oggi dopo tanti sacrifici forse potremmo veramente vedere il nostro piccolo borgo alle attenzioni positive del paese Italia.”