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Roma Pescara, l’odissea nella lettera aperta di Daniele Luciani

Abbiamo ricevuto la seguente nota a firma di Daniele Luciani, e riteniamo di pubblicarla integralmente, poichè è giusto dare voce alle persone che ogni giorno si trovano strette nella morsa di servizi, con belle stazioni poi lasciate all’abbandono, e con trasporti da terzo mondo.

“Parlare di Trenitalia è come parlare di gente incompetente, mani salvate all’agricoltura, come dicevano gli antichi “eh la zappa”. È ormai storia di almeno una decina di giorni che il treno 4168 in partenza da Roma Termini alle 18.47, e diretto a Pescara viene fatto partire in ritardo di almeno 15 minuti, per poi accumularne altrettanti se non di più durante il viaggio. Ormai la partenza è una conseguenza dell’entrata e dell’uscita delle frecce da Termini. Non è possibile che accada tutto questo, la Linea Ferroviaria Roma Avezzano Pescara deve essere autonoma e non dipendere da altre tratte, come è stato fino ad ora. Poi, mettiamoci che gli ingegneri (ultimamente in decadenza, vedi formula uno) degli orari si inventano un treno che parte da Roma Tiburtina alle 18.50 (treno 20250) per Lunghezza, il gioco è fatto. 
Anche uno sprovveduto capisce che il ritardo alla partenza del 4168, va a cozzare con il treno 20250, che ne rallenta la corsa, essendo wuezto un locale fino a Lunghezza. Purtroppo ci troviamo a dover battere un costante ritardo che dai 15 minuti sale come ieri 2 agosto a 60 minuti, cronometrati alla stazione di Tagliacozzo. Vergogna, gente incompetente che gestisce gli orari, dovrebbero veramente andare a…….. ‘lavorare’. “