SUBIACO – Dal Tribunale per i diritti del malato riceviamo ed integralmente pubblichiamo: ”
“Da interrogazione parlamentare, Camera dei Deputati 12/07/2022, senza che nessun presente in aula smentisse i dati, negli ultimi 10 anni, i vari governi che si sono succeduti hanno tagliato alla Sanità Pubblica 37 Miliardi di euro, circa 17.000 medici e 350.000 infermieri.
2020 – praticamente in mutande davanti ad una pandemia globale……si vabbè almeno quelle ……
il Ministero della Salute a maggio 2020 stanzia, a favore di tutte le Regioni, un Miliardo e 400 Milioni di Euro, per installare n. 3.500 posti letto di Terapie Intensive, n. 4.225 posti letto di Sub-Intensive, comprare nuove ambulanze e ristrutturare i Pronto Soccorso. Questi soldi sono a disposizione delle Regioni in base al loro piano di potenziamento della rete ospedaliera.
Tutto in programma ma non sappiamo ancora come le Regioni stanno spendendo questi soldi.
Ma veniamo alla nostra Regione. Piano della Regione Lazio del 2020 vede la realizzazione di n. 535 posti letto di Terapia Intensiva e Semi intensiva, dopo due anni, risultano n. 30 posti letto in esercizio. A disposizione della Regione 118 milioni di euro, dopo due anni la Regione Lazio ne ha richiesti soltanto 24.
Non si riesce ancora ad impiegare al meglio i soldi a disposizioni, alcuni esempi:
– Latina, disponeva di € 6.850.000 per n. 36 posti letto di Terapia Intensiva e Subintensiva con lavori non ancora iniziati;
– Civitavecchia, disponeva di € 3.260.000 per n. 12 posti letto di Terapia Intensiva e Subintensiva, gare già appaltate dal commissario Arcuri nell’ottobre 2020 con lavori non ancora iniziati;
A giugno 2022 il piano di potenziamento della rete ospedaliera la Regione Lazio, di fatto, non è stato attuato come avrebbe dovuto essere.
Lassismo istituzionale?! Assoluta incompetenza?! Superficialità?! E comunque, un’assoluta mancanza di rispetto per quello che è previsto dalla nostra Costituzione che prevede 3 posti letto di degenza ordinaria per ogni mille abitanti.
Nel periodo pandemia si stima di aver tagliato in tutta Italia circa 1.300.000 ricoveri, 144.500.000 visite specialistiche e 2.800.000 screening.
Non possiamo più permetterci che in ogni ondata di virus non venga garantita l’assistenza per pazienti ordinari, il Covid-19 ha rubato i posti letto a pazienti fragili, cardiopatici e oncologici. Il mal governo della Regione e di alcuni Direttori Asl che con una mano frenano il servizio pubblico e con l’altra si arricchiscono nel privato dimenticano l’art. 32 della Costituzione. Mentre si arricchiscono le Strutture Convenzionate, il Pubblico non dà risposte ad un malato oncologico, è indegno!!
Asl Roma 5
Nell’ospedale di Palestrina invece i lavori sono già terminati con la produzione di n. 4 posti letto di Terapia Intensiva e n. 4 posti di Sub-Intensiva. Poi, da una inchiesta televisiva “Report” su Rai 3, risulta che nessun paziente covid in terapia intensiva davvero grave è stato ricoverato, perché visto che hanno ricevuto i fondi commissariali? La risposta del Direttore Generale dott. Santonocito, “perché abbiamo gestito pazienti covid di media-bassa intensità”. Nel frattempo sono state bloccate n. 18.000 visite specialistiche e n. 5.000 prestazioni ambulatoriali, tutte da recuperare. Invece di essere cacciati, i vertici Asl sono stati premiati “in relazione al raggiungimento degli obiettivi aziendali” (del. 787 del 21/04/2022) con una maggiorazione del 50% della retribuzione dei Direttori di Dipartimento.
La situazione nel presidio ospedaliero di Subiaco è sempre più sofferente, da malato grave. Da 2 anni l’equipe chirurgica, ridotta a 3 chirurghi quando ne avrebbe bisogno di 6, e senza un primario. L’attività della sala operatoria programmabile solo per “un giorno a settimana” ha generato una lista d’attesa in costante aumento così da favorire l’incremento della mobilità passiva per interventi chirurgici.
Si è costretti a viaggiare o rivolgersi ad una struttura privata per servizi ambulatoriali non gestiti o gestiti male dall’Angelucci di Subiaco: ci sono reclami da parte di mamme costrette a rivolgersi al privato (40€ l’ora) o viaggiare per la mancanza di un servizio di logopedia, servizio che, dal sito ufficiale, la Asl rm5 effettuerebbe solo a Zagarolo nel distretto di Palestrina. Lamentele per un servizio di fisioterapia che non è al pari del privato, con strumenti già a disposizione, fermi, perché non c’è l’autorizzazione, come la tecar terapia.
C’è la L. 266/2005 che vieta agli ospedali di chiudere le agende per le prenotazioni di visite specialistiche, chi la fa rispettare?!? Ecografia epatica contrassegnata con la “d” (entro 60 gg.) non è stata possibile prenotare, dal Cup, l’agenda è chiusa.
L’ultima della Asl: delibera del D.G. n.790 del 21/04/2022, attivazione n. 2 posti letto di terapia sub intensiva, annunciati 6 anni fa dalla Asl per pazienti critici destinati al Pronto Soccorso , cambio collocazione. Non più al piano terra del Pronto Soccorso, dove opera l’unico anestesista presente in ospedale, ma al terzo piano di un Reparto ad alto rischio infettivo come Medicina, che così perderà pure 2 dei 20 posti letto. Chiediamo al sindaco di Subiaco atti ufficiali contro un atto aziendale che continua ad ignorare le esigenze dell’ospedale sublacense, da anni ridotto a n. 30 posti letto per acuti.”