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Un successo “rigenerazione slow” a Saracinesco organizzato da Slow Food Tivoli

SARACINESCO – “Rigenerazione Slow ” per celebrare lo stare bene, in piazza, insieme… Saracinesco, Gusto di Natura, ha ospitato ieri l’altro il Laboratorio del gusto dedicato al Miele, condotto da Slow Food Tivoli e Valle dell’Aniene. In Piazza Roma, ieri tanti appassionati e curiosi, abitanti del luogo, soci Slow Food, produttori del territorio di extravergini, di pizzutello di Tivoli, apicultori amatoriali. Tutti in piazza, in un tempo sospeso, incantati dai racconti e deliziati dagli assaggi di mieli e melata di Roberta e Cristina, trasformando l’incontro in in una vera e sapiente conversazione filosofica.
Ha aperto la piacevole conversazione, Gaetano Sansaro, laureando in Turismo enogastromico, attivista Slow Food e tirocinante universitario presso il Gal TerreDi PreGio che ha illustrato il Calendario del Comune di Saracinesco in collaborazione con il Gal per le attività di Yoga, trekking urbano, animazione per bambini e degli incontri con esperti e produttori a cura di Slow Food Territori del Cesanese e Slow food Tivoli e Valle dell’Aniene, che si alterneranno per tutto il mese di Agosto.
«Aristotele definiva il miele “rugiada celeste” che le api raccolgono dai fiori o intercettano negli strati superiori dell’aria, Plinio lo chiamava “saliva delle stelle” e Virgilio, cantore della natura per eccellenza, “dono celeste” degli dei agli uomini.»”…..Oggi conosciamo molto sul miele e la vita laboriosa delle api.
Roberta Pascali, docente Slow Food ed esperta di apicoltura biodinamica, docente di Filosofia, ha coinvolto il pubblico in un viaggio affascinante e sorprendente alla scoperta del linguaggio delle api che, per far sopravvivere la loro complessa organizzazione, hanno sviluppato un sistema di comunicazione assai raffinato, attraverso la danza e l’emissione di sostanze odorose. Tante risposte sapienti per i curiosi che immaginavano una monarchia dell’ape regina nell’alveare: comanda il popolo o meglio, le operaie, femmine.
CristinaTabolacci, docente di Scienze e apicultrice naturale attraverso l’esempio dell’arnia didattica ci ha svelato il loro carattere sociale e gregario che porta ciascun individuo a vivere in interdipendenza funzionale con gli altri: un’ape separata dal gruppo per più di 2-3 giorni è destinata a morire. Cataldo Corsi ci ha raccontato la sua passione per le fermentazioni fino alla creazione con Roberta del loro Idromele, consumato già ai tempi delle antiche civiltà, associato alla mitica ambrosia, il nettare degli dei dell’Olimpo, un fermentato realizzato con acqua e miele che non prevede l’utilizzo di alcool ma si basa sul processo naturale di fermentazione del miele. A distanza di millenni, abbiamo bevuto Idromele, bevanda degli Dei, abbiamo assaggiato la nostra storia con le olive saporite al miele di Gabriella Cinelli, archeocuoca Slow Food dell’Alleanza, rinfrescando in ultimo il palato con la Posca, bevanda analcolica dissentante , dulcis in fundo il Paesaggio nel piatto ricotta del pastore e miele di Saracinesco.
Un ringraziamento speciale al Sindaco Marco Orsola e a tutta io l’amministrazione comunale, alla presidente della pro loco Patrizia Morgante e a Lazio Crea e Regione Lazio.