Roma – Cinquantaquattro su 600. La carica dei parlamentari eletti nel Lazio: 36 alla Camera e 18 al Senato. Venti di loro si sono aggiudicati, rispettivamente, i 14 collegi uninominali della Camera e i 6 del Senato. Gli altri 32 sono entrati attraverso i listini del proporzionale.
Il Centrodestra
Cinquantaquattro su 600. La carica dei parlamentari eletti nel Lazio: 36 alla Camera e 18 al Senato. Venti di loro si sono aggiudicati, rispettivamente, i 14 collegi uninominali della Camera e i 6 del Senato. Gli altri 32 sono entrati attraverso i listini del proporzionale.
Partendo dal centrodestra, secondo quanto risulta all’agenzia Dire, Fratelli d’Italia schiererà (salvo residue possibili sorprese legate al cosiddetto ‘effetto flipper’) alla Camera Fabio Rampelli, Luciano Ciocchetti, Alessandro Palombi, Mauro Rotelli, Paolo Trancassini, Chiara Colosimo, Massimo Ruspandini (tutti vincitori nei rispettivi collegi uninominali), Francesco Lollobrigida, Federico Mollicone, Andrea Volpi, Maria Teresa Bellucci, Angelo Rossi, Maria Rachele Ruiu e il segretario romano del partito, Massimo Milani. In Senato, sempre partendo dall’uninominale, entrano Lavinia Mennuni, Ester Mieli, Marco Silvestroni (deputato uscente), poi col proporzionale Andrea Augello, Andrea De Priamo, Nicola Calandrini e Marco Scurria.
Passando alla Lega entrano alla Camera i vincitori dei collegi uninominali Simonetta Matone, Federico Freni e Nicola Ottaviani. Grazie alla parte proporzionale staccano il visto Antonio Angelucci e la consigliera di Latina Giovanna Miele. Al Senato vanno, grazie al successo nei collegi uninominali, Claudio Durigon e Giulia Bongiorno e (col proporzionale) Andrea Paganella.
In Forza Italia, ingresso alla Camera per i vincitori degli uninominali Antonio Tajani e Alessandro Battilocchio, mentre al proporzionale via libera a Paolo Barelli e Patrizia Marrocco. Restano al Senato Claudio Fazzone, vincitore dell’uninominale del basso Lazio, e Maurizio Gasparri (scattato sul proporzionale).
Il Centrosinistra
Nel centrosinistra entrano col proporzionale i dem Nicola Zingaretti, Claudio Mancini, Marianna Madia, Michela Di Biase e Matteo Orfini, e Giuseppe De Cristofaro di Verdi-Sinistra, mentre Roberto Morassut e Paolo Ciani di Demos hanno vinto rispettivamente i collegi uninominali 4 e 1. Al Senato solo ingressi col proporzionale: Cecilia D’Elia, Bruno Astorre (per il Pd) e Filiberto Zaratti (Verdi-Sinistra Italia).
Il M5S
Per il Movimento 5 Stelle andranno a Montecitorio (sempre col proporzionale) Alfonso Colucci, Ilaria Fontana (sottosegretaria uscente al Mite) e Francesco Silvestri, eletti invece a Palazzo Madama Alessandra Maiorino e il ministro dell’Agricoltura in carica, Stefano Patuanelli.
Il Terzo Polo
Solo ingressi col proporzionale anche per il Terzo Polo: la consigliera regionale Valentina Grippo, Maria Elena Boschi e Roberto Giachetti alla Camera, Raffaella Paita al Senato.
Gli esclusi
Tanti quelli che non ce l’hanno fatta, come il segretario romano del Pd, Andrea Casu, i consiglieri capitolini della Lega Davide Bordoni e Fabrizio Santori, Luciano Nobili del Terzo Polo, e Maria Spena di Forza Italia.