Come riportato dai centri multidisciplinari, pubblici e privati affiliati all’ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica), negli ultimi due anni i casi di disturbi alimentari sono aumentati del 30% rispetto al recente passato. Tra le persone maggiormente coinvolte, inoltre, ci sarebbero in particolar modo i giovanissimi, con una fascia d’età che comprende le persone tra i 13 e i 16 anni. La pandemia, in questo senso, ha peggiorato ancora di più la situazione.
Ad oggi in Italia, secondo quanto comunicato negli ultimi anni dal Ministero della Salute, sarebbero circa 3 milioni le persone che soffrono di disturbi alimentari, di cui circa il 95% sarebbe composto da donne. L’incidenza dell’anoressia nervosa per il genere femminile è stimata in circa 8 nuovi casi su 100.000 persone in un anno, mentre quella della bulimia su 12 nuovi casi su 100.000 persone in altrettanto tempo. Fenomeni come anoressia e bulimia sono particolarmente complessi, prima di essere problemi legati al fisico, infatti, sono problemi di natura psicologica ed emotiva. Proprio per questo motivo, queste malattie richiedono un trattamento che vada ad agire sia dal punto fisico che psichico. Lo scopo è quello di portare il paziente ad una migliore gestione dell’ansia e dello stress, che fino a quel momento, attraverso uno squilibrio alimentare, hanno recato danni alla sua salute. Un disordine alimentare di questo tipo ha spesso a che vedere con la sopravvalutazione da parte del paziente della propria forma fisica e del proprio peso e, molto spesso, è legata all’influenza negativa data da un ambiente familiare poco sano.
Infatti, secondo diversi studi, individui che hanno in famiglia persone che soffrono di disturbi alimentari, sono maggiormente esposte al rischio di “ereditare” questo tipo di problematiche. Ovviamente, dal punto di vista familiare possono incidere tanti altri fattori: le aspettative e le pressioni troppo elevate, il sentirsi trascurati dai propri genitori o la sensazione di non essere apprezzati e desiderati a causa del proprio corpo. Tuttavia, l’anoressia e la bulimia possono anche essere gli effetti di situazioni traumatiche per il paziente, che possono essere date da drammi familiari, abusi da parte di familiari o persone esterne o difficoltà dal punto di vista sociale. Per quanto concerne in particolar modo le ragazze, a complicare ulteriormente la situazione è anche e soprattutto l’odierno modello ideale di bellezza che premia soprattutto la magrezza.
Questo, in questi casi spesso e volentieri, porta la ragazza in questione a sottoporsi ad una dieta assolutamente eccessiva e, come riferito anche da diversi psichiatri, a delle conseguenze devastanti dal punto di vista alimentare. Infatti, gli effetti dei disordini alimentari possono essere molto pesanti sotto tutti i punti di vista. Le ripercussioni psicologiche possono portare a condizioni di depressione, sbalzi di umore, sensi di colpa o di imbarazzo e a molto altro ancora. Per trovare una via di uscita ovviamente il supporto degli esperti e quindi dei medici è fondamentale. È opportuno chiedere aiuto agli specialisti delle problematiche. Se siete romani ad esempio e soffrite di disturbi alimentari, è necessario cercare la consulenza di uno psicologo alimentare che esercita a Roma per trovare rimedi e terapie per ritrovare la luce fuori da quello che può sembrare un tunnel senza sbocco. Il primo passo è sempre il più difficile da compiere, ma è quello più importante per arrivare a una vera svolta.