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A Roma allestita mostra medievale a Palazzo Braschi con opere del Fondo edifici di culto

Roma – Riscoprire il volto perduto di Roma tra il VI e il XIV secolo e il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale sia per i semplici pellegrini che per regnanti e imperatori. Questo l’obiettivo della mostra “Roma Medievale. Il volto perduto della città” inaugurata ieri a palazzo Braschi.

Promossa e organizzata dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma – Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo – e con il contributo del Fondo edifici di culto del ministero dell’Interno, l’esposizione ricalca un arco temporale che va dal tempo di papa Gregorio Magno all’indizione del primo Giubileo del 1300, e si sviluppa in 9 nuclei tematici che hanno l’obiettivo di far luce sull’aspetto di una città superstite e nascosta.

160 le opere che sarà possibile ammirare, fino al 5 febbraio 2023, tra cui mosaici, affreschi e tessuti – come lo straordinario piviale di papa Bonifacio VIII, da Anagni, in opus cyprense, intessuto con filo d’oro – e altre opere mobili messe a disposizione da musei, enti religiosi e istituzioni pubbliche e private.

Tra le opere del patrimonio del Fondo edifici di culto i visitatori potranno ammirare: la Madonna con il Bambino (1295-1300), affresco staccato, conservato nella basilica di S. Maria sopra Minerva; la Madonna della Catena (sec. XIII) tempera su tavola, conservata nella chiesa di San Silvestro al Quirinale; i Busti dei profeti (1144-1148), affreschi staccati conservati nel museo della Basilica di S. Croce in Gerusalemme; il Reliquiario di S. Elena (sec. XII), cofanetto intagliato e dipinto, conservato nella Basilica di S. Maria in Aracoeli; la Madonna con il Bambino e Santi (sec. XIII, fine), affresco staccato, conservato nella Basilica di S. Maria Nova; il Reliquiario di S. Matteo (1080) conservato nella basilica dei SS. Cosma e Damiano; la Croce dipinta (proveniente dalla Chiesa di San Domenico e Sisto, conservata nell’Aula capitolare dell’Istituto Angelicum); i Bacili ceramici islamici provenienti dal campanile, del XII secolo, della Chiesa dei SS. Giovanni e Paolo al Celio e conservati nell’Antiquarium delle Case Romane al Celio.