The news is by your side.

Duecento anni di Forestale, all’Aquila la biodiversità nelle scuole

L’Aquila – In occasione dei 200 anni della fondazione del Corpo Forestale dello Stato (1822-2022), dal 2017 confluito all’interno del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFA), i militari del Reparto Carabinieri Biodiversità di L’Aquila hanno aperto una linea comunicativa con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel capoluogo. Lo scopo è quello di diffondere la cultura ambientale e far conoscere, attraverso la diretta testimonianza dei Carabinieri Forestali, l’impegno concreto dell’Arma e di tutti i cittadini schierati da sempre a protezione della Natura.

Ieri, grazie anche alla sensibilità della docenza, l’incontro con gli studenti della scuola media “G. Mazzini” di L’Aquila. Gli alunni si sono dimostrati interessati alle nozioni impartite dai Carabinieri, i quali, tra l’altro, hanno ripercorso la loro storia, dalla nascita del Corpo al cambiamento intervenuto con l’assorbimento nell’Arma dei Carabinieri presso il Comando CUFA, che si ramifica con le importantissime Stazioni Carabinieri Forestali, le Stazioni Parco, i Nuclei CITES (nuclei per contrastare l’illecito commercio internazionale delle specie animali e vegetali a rischio estinzione), i Comandi Tutela della Biodiversità e Reparti Ambientali ed Agroalimentari, presenti su tutto il territorio nazionale e maggiormente in Abruzzo, cuore verde dell’Italia. I presidi dell’Arma Forestale assicurano un adeguato livello di sicurezza ambientale, più che mai determinati a salvaguardare la biodiversità, a tutelare le specie animali, a contrastare fenomeni di inquinamento ambientale e di gestione illecita del ciclo dei rifiuti, fino al monitoraggio delle frodi agroalimentari.

Il coinvolgimento e la partecipazione della popolazione risulta un elemento fondamentale per ristabilire gli equilibri in Natura ed evitare i tangibili cambiamenti climatici, devastanti per il paesaggio e per la sopravvivenza della specie umana.

Considerato, infine, il successo avuto con gli studenti della Mazzini, il programma avviato avrà la propulsione giusta per il proseguimento degli incontri con altri studenti, finalizzati anche a diffondere fiducia e “verde speranza” tra i cittadini. E quali migliori interlocutori o ambasciatori se non le nuove generazioni?