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Roma, l’ex ospedale Santa Maria della Pietà diventa scuola di cucina

ROMA – Con una grande biblioteca e spazi adibiti ad attività sociali e culturali, sarà il padiglione 31, la cosiddetta ex lavanderia, il cuore pulsante del ‘nuovo’ Santa Maria della Pietà. E’ quanto prevede il Piano integrato urbano per il recupero, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione del complesso finanziato tramite gli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): in totale 50 milioni di euro per l’ex ospedale psichiatrico (di proprietà di Regione Lazio e Asl Roma 1) e l’annesso parco monumentale (di proprietà della Città Metropolitana). Il progetto di fattibilità tecnico economica del Piano è stato illustrato questa mattina nel corso di una Commissione capitolina congiunta Politiche Sociali – Pnrr convocata con l’obiettivo di dare avvio all’attuazione dei tavoli di partenariato con gli enti del Terzo settore che accompagneranno l’attuazione del Piano.

Quella del Santa Maria della Pietà è una delle tre aree, insieme a Tor Bella Monaca e Corviale, individuate dalla Città metropolitana per ricevere i finanziamenti del Pnrr linea progettuale ‘Piani integrati – M5C2 – investimento 2.2’. Nello specifico il Piano integrato per il complesso di Monte Mario prevede un programma di interventi che ha come filo conduttore il tema generale della salute e del benessere del cittadino “inteso come stato di benessere fisico, psichico e mentale, finalizzato alla cultura dell’inclusione sociale, dell’assistenza e dell’integrazione collettiva, comunitaria e generazionale”.

DAI PADIGLIONI AL PARCO

Oltre alla biblioteca il Piano prevede, infatti, un centro diurno di sostegno a persone con disabilità di tipo cognitivo, con annesso ambulatorio (padiglione 5); una struttura per disabili con funzioni di sostegno alla famiglia (padiglione 7); progetti di housing first, ossia alloggi per persone sottoposte a sfratto (fino a 6 mesi) e per donne che hanno subito violenza (padiglione 23); un centro di educazione ambientale con laboratori per le scuole (padiglione 24); una cittadella dei minori con annessi uffici del ministero di Grazia e Giustizia (padiglione 25); uno spazio dedicato alla formazione con una scuola di cucina (padiglione 28); spazi di coworking e di aiuto alla creazione di start up (padiglione 41). Altri padiglioni saranno poi dedicati a uffici municipali e nel 28 ci sarà un bar a servizio della struttura. Su altre aree, invece, verranno fatti solo interventi di restauro conservativo.

“Il parco monumentale sarà pensato come un luogo, oltre che a servizio del complesso, anche aperto al territorio in cui si potrà correre, fare ginnastica all’aperto, passeggiare con il cane”, ha spiegato nel corso dell’Assemblea l‘architetto del Comune, Valentina Cocco. “Abbiamo lavorato e stiamo lavorando assiduamente, di concerto con Regione e Asl- ha detto Cocco- per portare avanti questo progetto che parte dalla vocazione del Santa Maria della Pietà come ex ospedale psichiatrico e lo porta verso un concetto più ampio di salute”.

Date le varie proprietà della struttura, infatti, la giunta capitolina aveva approvato già a febbraio dello scorso anno un protocollo di intesa con Regione Lazio, Asl, Città metropolitana e Municipio XIV per il proseguimento degli interventi di riqualificazione. “Oggi- continua Cocco- stiamo concludendo la sottoscrizione di una convenzione che vedrà l’Asl Roma 1 come stazione appaltante per gli interventi sui padiglioni di sua competenza ma che ci vede affiancati in tutta l’azione da svolgere per rendere vivo e attivo il Piano integrato”.

IL COINVOLGIMENTO DEL TERZO SETTORE

Antonio D’Alessandro del Forum terzo settore Lazio ha poi voluto sollecitare il coinvolgimento nel progetto anche delle cooperative di tipo B, ossia quelle che si occupano della gestione di attività finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Inoltre nel corso dell’Assemblea si è sottolineata l’importanza di dare risposte anche alla ‘Ex Lavanderia’, l’associazione sgomberata lo scorso anno dal padiglione 31 che era stato occupato per chiedere un uso pubblico con destinazione sociale e culturale dell’ex ospedale psichiatrico.

Dopo l’Assemblea congiunta di questa mattina tra i prossimi passi in programma, oltre alla stesura del progetto definitivo ed esecutivo, si svolgeranno degli incontri pubblici sul territorio per presentare il Piano alla cittadinanza con l’obiettivo, entro la prossima estate, di arrivare alla possibilità di avviare i lavori.