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Novembrata a Roma, riscaldamenti spenti d’obbligo fino al 21 novembre

ROMA – Qualcuno l’ha già chiamata ‘Novembrata romana’. Perché in effetti nella Capitale l’autunno stenta ad arrivare e il sole per lo più batte ancora forte. Probabile frutto del cambiamento climatico e dell’innalzamento generale delle temperature, dopo la classica ‘Ottobrata’ quest’anno a Roma anche a novembre si va in giro a maniche corte. Almeno nelle ore centrali della giornata, quando la colonnina di mercurio supera i venti gradi. Temperature più che miti, che nella Capitale tengono ancora lontani cappotti, ombrelli e pure termosifoni. Deve averlo pensato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che nelle scorse ore ha firmato un’ordinanza che in città accende il riscaldamento non prima del 21 novembre, quasi due settimane dopo rispetto all’8 novembre, data indicata dal Governo.

L’ORDINANZA

Così, se praticamente tutta Italia domani darà il via ai caloriferi accesi, i romani dovranno aspettare lunedì 21 novembre. Non solo, però, perché il primo cittadino ha anche deciso di anticipare lo spegnimento dei termosifoni al 31 marzo, dunque una settimana prima del 7 aprile, giorno in cui il resto del Paese dirà arrivederci ai termosifoni. “Pensiamo che le attuali condizioni climatiche sorreggano questi obiettivi un po’ più ambiziosi rispetto a quelli che il Governo aveva dato. Naturalmente valuteremo- ha detto lo stesso Gualtieri interpellato dall’agenzia Dire- seguiremo sempre con attenzione e monitoreremo gli sviluppi effettivi dell’andamento delle temperature”. Tant’è, se questo caldo sopra le medie stagionali proseguirà, alla fine dell’inverno Roma si troverà con quasi tre settimane in meno di riscaldamento rispetto al resto del Paese, mentre le settimane salgono a cinque se si considerano gli anni passati. Il tutto, con una diminuzione di due ore – da 12 a 10 – del limite giornaliero di funzionamento e un grado in meno, dai 20 ai 19 gradi.

OBIETTIVO RISPARMIO

Insomma, c’è chi si dovrà attrezzare vestendosi in maniera più pesante pur stando in casa, ma a essere più leggera dovrebbe essere la bolletta. Una consolazione non da poco, visto il momento, anche per le tasche di cittadini e amministrazione. “Dobbiamo contribuire a contrastare il caro bollette e la crisi energetica- ha specificato il sindaco- Quindi abbiamo fatto uno studio approfondito e abbiamo identificato dove poter realizzare dei risparmi che riguarderanno il bilancio di Roma Capitale, ma anche le famiglie”.