Tivoli – Venerdì 2 dicembre a Tivoli, alle ore 16.30 presso la Sala Conferenze del Museo Civico in via della Carità 1, si terrà la presentazione del libro “Il tarantismo mediterraneo. Una cartografia culturale” di Vincenzo Santoro , Responsabile del Dipartimento Cultura e Turismo dell’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Dialogherà con l’autore Rosa Mininno, Consigliera del Sindaco per la promozione della lettura.
L’ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili. È consigliato l’uso della mascherina.
L’iniziativa fa parte degli appuntamenti organizzati nell’ambito di “Città che legge”. Il Centro per il libro e la lettura del Ministero della Cultura ha infatti rinnovato, anche per il biennio 2022-2023, al Comune di Tivoli il riconoscimento di “Città che legge”, titolo che la detiene dal 2017, anno di istituzione. Questo ambito riconoscimento viene attribuito alle città virtuose che promuovono sul territorio valide iniziative e progetti di promozione del libro e della lettura, dopo attenta valutazione del Centro del libro stesso. La città di Tivoli nel 2017 ha recepito il progetto “Patto per la lettura” promosso dal CEPELL istituendo il suo “Patto per la lettura”, attualmente sottoscritto da 25 tra associazioni, enti, scuole, librerie, professionisti del territorio tiburtino.
Il Patto per la lettura di Tivoli è sottoscrivibile presso la Biblioteca Comunale Maria Coccanari Fornari, previo appuntamento.
“Il tarantismo mediterraneo. Una cartografia culturale” di Vincenzo Santoro intende tracciare i confini di una cartografia storica del tarantismo mediterraneo: come scrive lo stesso Santoro, “un viaggio affascinante lungo le coste di un mare che si conferma elemento di connessione e propagazione di culture. Una rete rituale mediterranea che dal tarantismo eclettico delle fonti antiche giunge alla formazione di uno stereotipo etnico, attraversando l’esteso interesse che il morso della tarantola e i suoi effetti sorprendenti hanno suscitato e continuano a produrre: particolare ed esemplare caso della risposta dell’uomo ai continui accidenti che la natura gli procura”.
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