Subiaco – Ieri mattina una nostra delegazione ha partecipato al Consiglio Comunale straordinario sul tema dell’Ospedale. Non ci è stato permesso di sedere all’interno della massima assise cittadina per questioni tecniche, essendo infatti in attesa dell’atto di surroga che consentirà ad Eva Petrini di far parte della minoranza. Questo è stato chiarito in maniera esaustiva dal Sindaco ma allo stesso tempo trascurato da diversi membri della maggioranza che hanno gridato polemicamente all’assenza delle opposizioni, così come fatto anche nella comunicazione social dalla pagina facebook del gruppo “Ora Subiaco”, generalizzando volutamente e affermando di fatto il falso.
L’evento è stato scandito da interventi che hanno ripercorso la storia dell’Ospedale Angelucci, il graduale declassamento avvenuto negli ultimi dieci anni e la drammatica situazione attuale.
Il contributo degli illustri onorevoli che hanno preso parte all’adunanza si è basato sulla denuncia delle condizioni attuali, ben note ai cittadini che lo vivono sulla propria pelle, senza aggiungere alcunché. Nessuna azione concreta, nessun piano in procinto di partire, ma soltanto un coacervo di buoni propositi.
Ci saremmo aspettati soluzioni, proposte, prospettive concrete per il nostro nosocomio. Ed invece al momento niente di tutto ciò. L’interrogativo sorge spontaneo: a cosa è servito quindi questo Consiglio straordinario?
Siamo pronti ad accantonare le posizioni di parte per privilegiare l’unità d’intenti a sostegno della battaglia per l’Ospedale, così come abbiamo sempre fatto in passato. Quello che purtroppo notiamo è la scarsa volontà di condivisione da parte della maggioranza, cosa resasi molto evidente se guardiamo a come è stata partorita la mozione all’ordine del giorno e alle modalità con cui è stato convocato il Consiglio. Tale condotta ci preoccupa, poiché pensare di affrontare la questione della sanità locale come se fosse argomento attribuibile all’attività di una sola forza politica, è a nostro avviso un errore imperdonabile che alimenterà divisioni e non porterà ad alcun risultato per il nostro territorio.
Speriamo in un’inversione di marcia per poter difendere tutti insieme, maggioranza e minoranze, il diritto alla salute dei cittadini di Subiaco e di tutta la Valle dell’Aniene.”