Tagliacozzo. L’aspettativa era grande e non è rimasta delusa. Questa mattina alle 11, davanti al palazzo municipale, il popolo di Tagliacozzo si è riunito in presidio per manifestare solidarietà al sindaco Maurizio Di Marco Testa, dopo l’incendio alle tre auto di famiglia. C’è stata anche la serrata delle attività commerciali durante il comizio. Presenti all’incontro buona parte dei sindaci della Marsica, le autorità della Regione Abruzzo con il consigliere Lorenzo Berardinetti e il consigliere Gianluca Ranieri, i rappresentanti delle associazioni e dei comitati civici. Intanto la Procura della Repubblica di Avezzano frena all’ipotesi di attentato. Dalle indagini, fino a oggi, non emergono particolari che possano confermare un atto doloso. Anche per questo, l’assessore alla Cultura,Gabriele Venturini, ha aperto il suo intervento parlando di “presunto atto intimidatorio che va condannato senza se e senza ma, anche in modo preventivo all’esito delle indagini”. “Abbiamo voluto questa manifestazione straordinaria”, ha spiegato Venturini, “perché deve essere chiaro che Tagliacozzo non si piegherà mai alla violenza e non liquiderà mai tali episodi con indifferenza e superficialità. Come assessore alla cultura voglio porre la mia fiducia nella scuola, perché l’istruzione più di tutti taglia l’erba sotto i piedi della cultura mafiosa”.
Sul palchetto istallato negli adiacenti giardinetti, il presidente del Consiglio Comunale, Paolo Rapo ha poi dato la parola a Tommaso di Febo, coordinatore regionale di Sel: “bisogna sostenere con forza la vostra battaglia e portare solidarietà al sindaco”, esclama, “aspettando che la procura faccia chiarezza sui fatti accaduti”.Discorso molto sentito e profondo quello del consigliere Vincenzo Montelisciani, che manifesta la più convinta solidarietà verso il ruolo istituzionale ricoperto dal sindaco “L’immagine che ho davanti ai miei occhi da qui sopra è bellissima: tutti noi cittadini riuniti con le spalle al municipio come per dire che chiunque voglia attuare violenza contro le nostre istituzioni deve passare sui nostri corpi”, afferma con veemenza il consigliere, “Siamo qui riuniti in questo presidio popolare per blindare le nostre Istituzioni e non solo per rendere pubblica la nostra solidarietà, perché colpendo ciò che è a capo della nostra società, ognuno di noi viene colpito singolarmente,” in conclusione, “Tagliacozzo respingerà questi atti di violenza con la forza della cittadinanza attiva e con la forza del suo popolo”.
A chiudere il presidio, ci sono state infine le parole del sindaco Maurizio Di Marco Testa. “Il mio non è un grazie da protocollo istituzionale”, ha detto con la voce rotta dalla commozione, “ma un grazie a tutti amici miei. Oggi qui ci sono persone che credono nella legalità, le famiglie chiedono solo di avere la serenità, chiedo che mia figlia e mia moglie possano tornare a dormire tranquille. Stiamo gridando a tutti che tagliacozzo è una comunità che ama la legalità ed il confronto”, ha dichiarato con tono solenne, “nessuno ha il diritto di fare del male agli altri. C’è un lumicino che lascia sperare nell’accidentalità dell’incendio ed io prego ogni giorno che sia così, non solo per la mia serenità, ma per quella di tutta la comunità. Ripeto ciò che ho detto in consiglio, se mi sono approfittato anche solo di un centesimo, sarò il primo a costituirmi a fare un comizio pubblico contro di me, ma questo non è avvenuto. Potrei ver fatto delle scelte amministrative sbagliate, ma questa è un’amministrazione che viene fatta guardandoci negli occhi e nessuno ha mai pensato di venir meno allo Stato”. Folla calorosa, presente e unita verso le parole dei rappresentanti istituzionali. Pur non essendoci ancora la certezza di un atto doloso, la numerosa presenza all’evento ha raffigurato la forza di un popolo pronto a respingere qualsiasi forma di violenza. Sul palco anche Gabriele Mastroddi, del Coordinamento Marsicano di Futuro ca Sinistra, che ha riportato le parole di Stefano Fassina è dirigente nazionale del gruppo parlamentare di Sinistra Italiana e Rita Tabacco, del Comitato Pro-Ospedale. Purtroppo pochi i giovani e gli studenti presenti. Un lavoro duro in mano soprattutto all’Istruzione che deve premere per fondare nuove speranze di una prospettiva futura della società, nella quale si continui a combattere contro la violenza, a difesa di ciò che è opera del popolo stesso: le Istituzioni. Perché difendere le Istituzioni significa difendere la Repubblica. Raffaele Castiglione Morelli