Roma – L’Arco di Malborghetto appare come un imponente casale immerso inizialmente nel verde, eppure in origine era un arco marmoreo a pianta quadrata eretto dall’imperatore Costantino in ricordo della vittoria su Massenzio nel 312 d.C.
Secondo la tradizione, infatti, proprio in questo luogo si sarebbe accampato con le sue truppe alla vigilia della battaglia di Ponte Milvio. Nel corso dei secoli, l’arco monumentale ha subito numerose trasformazioni diventando prima un fortilizio, poi una chiesa e poi incluso nella cinta muraria difensiva. Nel 1567 l’edificio venne restaurato e adattato a stazione di Mezza Posta per poi diventare un casale. Fino agli anni ’80 del secolo scorso quando entrò a far parte dei Beni del Demanio. Le indagini archeologiche e i restauri compiuti dalla Soprintendenza, tra il 1984 e il 1990, hanno conservato le testimonianze di tutte le trasformazioni del monumento che, da allora, accoglie un importante Antiquarium del territorio. Nel piano terreno e al primo piano si aprono, infatti, ambienti con vetrine che espongono materiali archeologici provenienti dal territorio, databili dal VII secolo a. C. al XVIII secolo.
L’Arco di Malborghetto e Villa di Livia a Prima Porta saranno aperti con visite libere, gratuite e senza prenotazione: domenica 29 gennaio dalle 9.30 alle 16.30 (ultimo ingresso alle 15.30)