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Controlli antimafia sui lavori post-sisma all’Aquila: vertice in prefettura con la Struttura di missione

L’Aquila – Controlli antimafia sui lavori di ricostruzione post-sisma al centro dei temi affrontati questa mattina nella prefettura dell’Aquila, con la partecipazione del direttore della Struttura di missione prevenzione e contrasto antimafia sisma, Michele di Bari, durante la riunione, presieduta dal prefetto del capoluogo abruzzese Cinzia Torraco, con rappresentanti territoriali delle Forze dell’ordine e della direzione investigativa antimafia (Dia) di Roma e Firenze.

“Osservati speciali” del focus i cantieri per la ricostruzione, sia sotto il profilo della prevenzione e del controllo per il contrasto di eventuali tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata sia sotto l’aspetto della sicurezza dei lavoratori e del rispetto della normativa di settore. Un fronte costantemente presidiato dalla prefettura in collaborazione con le Forze di polizia, l’ispettorato territoriale del Lavoro e gli altri enti competenti, e che riguarda sia i 6 comuni colpiti dal terremoto del 2016 sia i 42 che hanno subito danni con il sisma del 2009, tanto che sono oltre 1.000 le imprese locali iscritte nell’Anagrafe degli esecutori gestita dalla Struttura di missione.

Obiettivo dell’incontro non soltanto fare un punto di situazione circa le verifiche antimafia sui lavori, ma valutare anche l’efficienza e l’efficacia dei sistemi di controllo, così da non abbassare mai la guardia contro un rischio concreto, quello delle infiltrazioni mafiose negli appalti per la ricostruzione post-sisma. Tutto questo in linea con quanto previsto dal protocollo del luglio 2021 finalizzato a inquadrare i lavori in una cornice di sicurezza e legalità per quanto riguarda l’offerta di lavoro, lo svolgimento delle attività, la salute e la sicurezza dei lavoratori, lo sviluppo del territorio e, non ultimo, il corretto impiego delle risorse pubbliche.

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