ROMA – Via libera unanime, da parte dell’Assemblea Capitolina, alla trasformazione di Roma Multiservizi in società in house, con le quote di partecipazione che verranno acquisite da Ama, società di cui Roma Capitale è socio unico e successivamente acquisite da Roma Capitale, diventando società partecipata di primo livello.
Grazie a questo passaggio il servizio scolastico integrato per nidi e scuole dell’infanzia (ausiliariato, pulizia, assistenza al trasporto scolastico anche per primarie e secondarie) viene internalizzato e non si ricorrerà più alla gara a doppio oggetto prevista da una delibera del 2018. Multiservizi si concentrerà dunque su un servizio integrato che cura ogni aspetto del rapporto tra il personale, le strutture scolastiche e le bambine e i bambini.
La decisione è arrivata a valle di un rigoroso percorso preventivo di analisi basato su una Due Diligence e sulla relazione redatta dai dipartimenti capitolini competenti con il supporto metodologico di una importante società di consulenza. Le conclusioni hanno rivelato chiaramente la convenienza economica e la sostenibilità finanziaria della gestione diretta del servizio, visto che il Piano Economico e Finanziario della società in house copre i costi del servizio, non ricorre a bandi esterni ed evita il rischio di eventuali fallimenti degli operatori privati. Viene infine garantito più efficacemente il rispetto degli standard minimi del servizio integrato.
Il commento di Gualtieri in un post – ” Una buona notizia per la nostra città il via libera da parte dell’Assemblea Capitolina alla trasformazione di Roma Multiservizi in società in house attraverso Ama. Una svolta storica per lavoratori e famiglie, che consentirà di risparmiare risorse, di non dover ricorrere alla gara a doppio oggetto, di garantire meglio il rispetto degli standard e la stabilità delle lavoratrici e dei lavoratori. Abbiamo infatti scelto di riconoscere che il servizio scolastico integrato -ausiliariato, pulizia, assistenza al trasporto scolastico- è un servizio d’interesse generale che va reinternalizzato. Dopo un costante e proficuo confronto con le parti sociali, abbiamo anche verificato come sia la scelta oggettivamente più sostenibile sotto il profilo dei conti economici, più giusta rispetto ai diritti dei lavoratori e più coerente per raggiungere quegli obiettivi di universalità, inclusione e socialità necessari alla costruzione di una vera Comunità educante.