ROMA – Andrea Bevilacqua, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha vinto il prestigioso Premio George Walker della IAVCEI (International Association of Volcanology and Chemistry of the Earth’s Interior) consegnato ieri, 2 febbraio 2023, durante la Special Assembly della IAVCEI a Rotorua, Nuova Zelanda.
Il premio è dedicato alla memoria del professor George Walker che con le sue scoperte ha aperto la strada a un moderno approccio quantitativo alla vulcanologia fisica, accelerando notevolmente la comprensione dei processi vulcanici.
È assegnato ogni due anni ad un giovane ricercatore entro 7 anni dal conseguimento del suo Dottorato di Ricerca.
IAVCEI è la principale associazione internazionale per la ricerca vulcanologica, la mitigazione dei disastri vulcanici e le discipline strettamente correlate, come la geochimica ignea, la petrologia, la geocronologia, i depositi di minerali vulcanogenici, la fisica della generazione e risalita del magma nel mantello superiore e nella crosta.
Il riconoscimento è stato conferito ad Andrea Bevilacqua per le sue ricerche sulla “dinamica e la previsione delle eruzioni vulcaniche con modelli fisico-matematici e statistici dei fenomeni”. I risultati scientifici di Bevilacqua includono “mappe di apertura bocche eruttive, mappe di invasione da flussi piroclastici, la stima dell’incertezza nei cataloghi delle eruzioni vulcaniche e la modellazione spazio-temporale delle eruzioni passate”. Inoltre, Bevilacqua ha svolto “analisi delle serie temporali dei dati di monitoraggio con l’obiettivo di migliorare la modellazione quantitativa dei precursori delle eruzioni vulcaniche” ed ha studiato “la quantificazione dell’incertezza nei modelli dei processi vulcanici con l’ausilio di High Performance Computing, tecniche multi-modello, e modelli statistici surrogati”.
Dopo la Laurea in Matematica nel 2011, Andrea Bevilacqua ha seguito il corso di Perfezionamento in “Matematica per le Tecnologie Industriali” presso la Scuola Normale Superiore di Pisa ottenendo una borsa di studio finanziata interamente dall’INGV. Dopo il Dottorato ha avuto l’opportunità di passare un periodo all’estero con un contratto di post-doc all’Università dello Stato di New York, a Buffalo, finanziato con fondi federali della National Science Foundation. Nel 2018 è rientrato in Italia, all’INGV, e da agosto 2019 è ricercatore presso la Sezione di Pisa.