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Avezzano militarizzata per il disinnesco dell’ordigno bellico

Massa d’Albe. “Come è noto, il giorno 26 febbraio 2023, nel territorio di massa d’albe –e precisamente all’interno della cava “Celi calcestruzzi”- sarà fatto brillare un ordigno bellico rinvenuto nei giorni scorsi nel comune di Avezzano. L’ordigno sarà disinnescato e quindi trasportato in sicurezza da un convoglio militare nel luogo di brillamento.
Per garantire la sicurezza delle operazioni, e a tutela della incolumità di tutti, è stato istituito il centro operativo comunale di protezione civile) ed è stata emanata l’ordinanza urgente n. 02 del 23.02.2023 che dispone per chiunque l’interdizione all’area di brillamento nella cava, individuata dai militari per un raggio di 400 metri. Pertanto, dalle ore 08:00 della mattina di domenica 26 febbraio e fine alla fine dell’operazione, sarà vietato ogni accesso alle strade vicinali che, dalla strada provinciale per Avezzano e dalla strada provinciale per Cappelle (Palentina), si immettono in direzione della cava Celi calcestruzzi”.

Inizia così la nota alla stampa del sindaco di Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, che chiede la massima diffusione di quanto deciso per il prossimo 26 febbraio, quando sarà fatta brillare la bomba trovata in un cantiere ad Avezzano

“Le suddette strade provinciali e le loro intersezioni con le strade interne saranno tutte presidiate dalla polizia locale e dalle altre forze di polizia dello Stato. Di conseguenza, invitiamo tutti al rispetto della ordinanza di interdizione all’area compresa tra Provinciale per Avezzano, Provinciale per Magliano e della Provinciale per Cappelle, nonché al rispetto della ordinanza del prefetto dell’Aquila , prot. N. 12271 del 23.02.2023. Saranno quindi sospese e vietate anche tutte le attività escursionistiche a piedi, in bicicletta o a cavallo sui sentieri interni nell’area e saranno vietate altresì tutte le attività agricole, artigianali e commerciali ricadenti nell’area di brillamento per un raggio di 400 metri.
Saranno vietate inoltre tutte le attività  di sorvolo con mezzi aerei o droni per un’altezza pari a 600 metri. Per le abitazioni presenti fuori dall’area di emergenza, ma comunque ricomprese nel raggio di 1.000 metri da essa, si raccomanda di tenere aperte le finestre nonché di tenere assicurati gli animali di affezione. Si raccomanda, infine, di non intralciare le operazioni cercando di assistere alle stesse o disturbando il passaggio del convoglio militare.