L’AQUILA – È stata depositata l’ultima sentenza di condanna al risarcimento danno a carico di Regione Abruzzo e Adsu per quattro giovani sopravvissuti al terremoto a L’Aquila del 6 aprile 2009. Agli studenti universitari che alloggiavano nella Casa dello studente, crollata nel sisma, è stata riconosciuta la sindrome post traumatica da stress in nesso causale con la traumatica esperienza vissuta, come riconosciuto in sede di Ctu, a produrre le menomazioni psichiche.
DA REGIONE E ADSU MAXI RISARCIMENTO AGLI STUDENTI
Regione e Adsu sono state condannate a risarcire somme di danno biologico permanente che vanno da 180 a 200mila euro rivalutate, per ciascuno dei quattro studenti. Si tratta di una sentenza che s’inserisce in un filone di processi civili afferenti il crollo della Casa dello studente, dove morirono giovani studenti e altri riportarono lesioni.
IL PROCESSO SUL CROLLO DELLA CASA DELLO STUDENTE
La vicenda civile trae origine dal processo penale per il crollo dell’edificio a seguito della scossa delle 3.32, che fu attribuito a responsabilità umane come evidenziato dalle consulenze del team di tecnici della procura. Il processo penale si è concluso con la condanna definitiva per tre ingegneri e un architetto dipendente Adsu, per i reati di omicidio colposo plurimo, lesioni personali, disastro colposo e crollo di edificio. (www.dire.it)