ROMA – Negli ultimi anni, nella Capitale, come nel resto della penisola, il fenomeno delle truffe ai danni di anziani, ha assunto proporzioni allarmanti.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Roma, dal suo canto, ha avviato su impulso della Procura della Repubblica di Roma frequenti riunioni di coordinamento e osmosi info-operativa tra i reparti investigativi dei Gruppi Carabinieri di Roma, Ostia e Frascati al fine di condividere informazioni e strategie sul contrasto a questa tipologia di delitto e così affrontare in maniera coordinata e tempestiva la problematica. Forte impulso è stato dato altresì all’attività preventiva, con l’incremento dei servizi di controllo del territorio, la distribuzione del “Vademecum contro truffe e raggiri” e attraverso incontri con gli anziani volti a sensibilizzarli sullo specifico fenomeno. Nell’anno 2022, a Roma e Provincia, gli arresti per truffe agli anziani da parte dei Carabinieri sono stati 26 mentre le denunce 58. Dall’inizio di quest’anno sono invece 17 gli arresti e 12 le denunce sempre ad opera dei Carabinieri.
In tale contesto, traditi dalla sicurezza di passare inosservati, un uomo di 42 anni e una donna di 43 anni, sono stati arrestati perché gravemente indiziati di aver estorto denaro a una anziana donna facendole credere di dovere onorare un debito contratto dalla figlia. Ad impedire che i due la facessero franca ci hanno pensato i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Frascati che, lavorando sul fenomeno, hanno intercettato un’autovettura con a bordo i due indagati che, erano stati notati nel quartiere Giardinetti, con atteggiamento sospetto. Scattati i controlli, i militari li hanno trovati in possesso di 1.400 euro circa in contanti. A farne le spese poco prima, una signora 85enne, vedova, residente in zona. La vittima, dopo aver ricevuto una telefonata da un fantomatico direttore di banca che minacciava l’anziana di chiamare i Carabinieri se non avesse onorato un debito della figlia, ha consegnato loro il denaro per paura che la figlia potesse finire nei guai. Entrambi gli stati arrestati sono stati condotti in carcere dove l’arresto è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Roma che ha disposto per loro la custodia in carcere in attesa del processo. Si precisa che gli indagati devono ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Gli investigatori auspicano che altri cittadini, vittime di tali modalità truffaldine, possano farsi avanti per riferire in merito ad ulteriori simili episodi che non hanno denunciato, magari per vergogna, così da consentire di identificarne gli autori.