TIVOLI – Nell’ambito delle celebrazioni del 3238° Natale di Tivoli, sabato 15 aprile, alle ore 17.00, presso la Sala Conferenze del Museo della Città, verrà inaugurata la mostra documentaria “Ferenc Liszt e Dante. Mi addentro sempre di più nella selva oscura di Dante”, intesa a celebrare lo stretto legame che il musicista ungherese aveva con l’antica città tiburtina.
Alla Conferenza parteciperanno il Sindaco di Tivoli Giuseppe Proietti; il Direttore dell’Accademia d’Ungheria in Roma Gábor Kudar; il Direttore dell’Istituto VILLAE Andrea Bruciati e Johann Herczog, Direttore Artistico della Fondazione G. Pierluigi da Palestrina. L’inaugurazione sarà accompagnata da un momento musicale.
Spazio per la musica anche domenica 7 maggio. Nell’ambito dello stesso evento, alle ore 17.00, presso l’ex chiesa dell’Annunziata a Tivoli si terrà il concerto del Coro “G.M.Nanino” dal titolo “L’Amore che move il sole e l’altre stelle” con musiche di F. Liszt, G. M. Nanino, R. Pastori, S. Narzisi.
“Mi addentro sempre di più nella selva oscura di Dante…”, scriveva Liszt a Joseph Autran il 14 maggio 1845. Ferenc Liszt coltivò per tutta la vita una grande ammirazione per Dante Alighieri. Ne sono testimonianza la Dante Sonat (1849) e la più celebre Dante Synphonie (1855), che il musicista ungherese profondamente cattolico compose dopo la lettura della Divina Commedia.
La mostra allestita nel Museo, già esposta all’Accademia d’Ungheria in Roma, al Palazzo Vescovile di Albano, al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, e in altre sedi istituzionali del Lazio, si propone di presentare i progetti di Liszt legati a Dante, gli influssi che nel XIX secolo il sommo poeta esercitò su musicisti, artisti e letterati che Liszt frequentò, tra cui Delacroix, Doré, Ingres; inoltre nei 20 pannelli espositori trovano spazio anche degli illustri esempi del rinnovato interesse per Dante nell’Ungheria del XIX e XX secolo.
L’allestimento nel Museo offre ai visitatori la possibilità di ammirare le bellezze di Tivoli e i luoghi dove Liszt soggiornò a lungo. Sebbene la sua presenza sia legata soprattutto a Villa d’Este, profondo fu il suo legame anche con la città e i suoi abitanti. Egli infatti qui trovò un ambiente propizio e vi si inserì con garbo e disponibilità, conquistando interamente la stima dei tiburtini di tutti i ceti.
Per tutti i tiburtini è un onore ricordare come Liszt descrisse Tivoli a Franz Xaver Haberl, organista tedesco, per invogliarlo a recarvisi: qui troverà «grandi silenzi, benessere pacifico, aria mite, splendidi paesaggi, piacevoli passeggiate, cibi sani e nutrienti, ottimo vino, libri, musica, pianoforti da usare ad libitum e temperature adeguate sia dal punto di vista fisico che spirituale».
Sabato 15 aprile, ore 17.00
Inaugurazione della mostra documentaria “Mi addentro sempre di più nella selva oscura di Dante” accompagnata da un momento musicale